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IN UN MONDO MIGLIORE regia di Susanne Bier

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stratoZ     7 / 10  10/04/2025 12:54:57 » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Buonissimo dramma di Susanne Bier che qui tratta un po' le sue tematiche cardine in maniera efficace, variando tra l'elaborazione del lutto e le conseguenze psicologiche un un ragazzino che ha perso la madre, colmo di rabbia e risentimento verso la figura paterna e il resto del mondo e un contesto sociale che favorisce la proliferazione di sentimenti di vendetta e ripicca, a partire dalla scuola, microcosmo per eccellenza il cui il bullismo crea traumi e inizia una catena di violenza con gravi conseguenze, arrivando al mondo degli adulti in cui un estraneo manesco innesca questa reazione nei bambini che inizieranno una sorta di faida contro di esso, un po' un brutto esempio dato dall'adulto che influenza il ragazzino durante la sua formazione.

Alla fine, il film vuole lanciare un messaggio di tolleranza e di riflessione su queste tematiche, mostrando la tipica catena di violenza che non può che generare altra violenza e portare a conseguenze molto spiacevoli, non escludendo nessuno dalla critica, forse il padre che subisce violenza e la perdona, potrebbe essere il personaggio più positivo sotto questo punto di vista, ma risulta inghiottito da un contesto in cui l'ego ferito è impossibile da rimarginare e la vendetta di pancia sembra la reazione migliore per ristabilire il rispetto e una specie di status sociale, sotto questo punto di vista il film è ottimo nel mostrare quanto siano velleitari questi principi, rimarcando un concetto di superiorità dell'uomo che riesce a perdonare anche chi gli fa del male, il personaggio del padre nella sua estrema consapevolezza ha un lieve sentore cristologico, ma arrivano momenti in cui anche lui cade in tentazione delle emozioni di pancia umane - quando lascia il capo dei banditi in Sudan in balia della popolazione locale, io aggiungerei giustamente, ma è un commento molto personale -

Nel complesso è molto toccante, ben diretto, con uno stile schietto ed estremamente coinvolgente, anche lo spettatore in fondo è portato a covare un sentimento di giustizia impulsiva nei confronti dei personaggi coinvolti e perché no, gli viene facile identificarsi in questi ragazzini che si sentono colpiti nell'onore, riuscendo a mantenere comunque una buona credibilità nonostante qualche risvolto fin troppo iperbolico, ma efficace allo scopo.

Niente male.