Goldust 8 / 10 05/05/2025 17:55:59 » Rispondi Grandioso esempio di satira a 360 gradi in un film cult inglese che non risparmia nessuna categoria sociale. Attraverso il candore di un lavoratore pasticcione e grazie ad una schiera di interpreti eccezionali, la pellicola denuncia l'avidità dei capitani d'industria, il lassismo dei lavoratori e l'opportunismo dei responsabili sindacali dell'Inghilterra dell'immediato dopoguerra cercando di prendersi il meno sul serio possibile ma anche chiudendo il cerchio temporale della storia con una certa autorevolezza
alla fine l'onestà del povero Stanley di denunciare i soprusi dei suoi superiori non paga e tutto riparte da dove era iniziato, cioè dal campo nudisti dove suo padre torna a dargli consigli senza fare una piega
Sellers si limita ad impersonare solo due personaggi tenendo a bada il suo eclettismo ma è indimenticabile nei panni del sindacalista visceralmente comunista travolto dagli eventi. Titolo italiano non proprio azzeccato, per usare un eufemismo.