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LE MANI SULLA CITTA' regia di Francesco Rosi

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stratoZ     8 / 10  06/05/2025 12:16:21 » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Altro gran film d'inchiesta di Rosi che va a scavare nei meandri della politica, in questo caso cittadina, ma è un contesto applicabile universalmente, e negli interessi in ballo, ambientando la storia a Napoli in un periodo particolarmente florido per l'edilizia a seguito del boom economico ed una crescente popolazione nel paese, introducendo fin da subito i personaggi cardine, appartenenti al consiglio comunale, attorno a quali ruota la storia.

Il crollo di una palazzina sarà la scintilla che porterà il consiglio comunale a creare una commissione d'inchiesta sull'accaduto, da qui viene scoperto il vaso di pandora e tutti i retroscena presenti, focalizzandosi molto sulla figura di Edoardo Nottola, noto imprenditore edile e consigliere comunale che ha sempre fatto ottimi affari ed avuto una via preferenziale per la costruzione delle sue palazzine grazie al suo ruolo, un particolare riferimento lo si vede anche quando si scopre che i permessi sono stati concessi entro pochi giorni dalla richiesta, cosa molto strana in un sistema burocratico che occupa mesi di tempo per richieste del genere, ma da qui il film va ad analizzare bene il resto del contesto, dai giochi di alleanze politiche che si vengono a creare, alla questione dell'immagine di fronte alla stampa e ai cittadini, considerato che vi saranno le elezioni da lì a poco, il sistema rappresentato da Rosi mostra la classe politica come totalmente priva di un vero buon senso e di una coscienza, quanto legata agli svariati profitti, accordi sottobanco e interessi propri, utilizzando i poteri concessi dal popolo per manovrare in modo subdolo gli eventi a proprio favore, basti vedere gli sfratti nella zona in cui Nottola vuole edificare nuove costruzioni.

Il finale è probabilmente la parte più esplicativa della vicenda, in cui viene mostrata la scaltrezza di Nottola nel farsi rieleggere, tramite anche un certo trasformismo e poter continuare a fare i suoi interessi nonostante la separazione dal vecchio partito che voleva ripulirsi l'immagine lontano da lui, della serie il male che trova sempre nuovi modi per tornare, anche dalla porta posteriore, ma il tutto è favorito dalla restante parte politica che non fa nulla per ostacolarlo, quanto pensa alle conseguenze che potrebbero i contrasti che si verrebbero a creare sulle loro poltrone, l'unico che prova ad opporsi, il consigliere De Vita, accanito sostenitore di una politica pulita ed etica, risulta una voce isolata e che sembra parlare al vento, venendo quasi schernito.

Amaro, pedante, ottimo film di inchiesta.