Elfo Scuro 7 / 10 14/05/2025 05:24:43 » Rispondi Tempesta di pallottole. Triade della droga, sbirri e politici corrotti già solo nominando questi tre capisaldi di ogni film hard-boiled o del menare orientale si capisce che la trama è solo il mezzo con il quale Gareth Evans vuole fare il suo cinema, intanto anche citando un grande come John Woo che nel suo in patria ha sempre fatto faville quando si tratta di certe cose (massacri). La trama risulta un mero pretesto perché è anche semplice, ma l'azione che si svolge al suo interno è l'emblema di una certa etica di cinema action che non lascia scampo, se con Apostle il buon Evans era stato "costipato" da Netflix qui libera tutta la sua ferocia sostituendo le mazzate dei due The Raid con le pallottole (in quantità massiccia) senza alcun compromesso per nessun personaggio (se non per quelli essenziali alla trama). Tom Hardy & Timothy Olyphant sono due tori (perfettamente opposti) nella presenza scenica perchè entrambi esemplari di caratterizzazione pura negli intenti quanto nella resa scenica per questo da loro ben poco si può chiedere oltre, ma anche il restante cast fatto da grandi nomi come Forest Whitaker e Luis Guzmán combinato con nuovi volti come Jessie Mei Li e toste marziali come Michelle Waterson (ruolo quasi complementare a quello di Hannah Al Rashid in The Night Comes for Us di Timo Tjahjanto) completano l'evolversi del massacro. Gareth elabora un massacro nel giorno di Natale tutto suo, che ben vedendo non avrebbe nulla da invidiare al Nosferatu di Eggers anche perché l'ambientazione è la stessa anche se il genere in questione è dannatamente diverso ma convergente allo stesso tempo. Per quello resta: mazzate, pallottole e gente poco affidabile si fa a pezzi per tutto il film con fare ultra-cinetico ai limiti del videoludico, non dk certo privo di difetti ma diamine diverte un sacco.