Thorondir 6 / 10 14/05/2025 10:58:15 » Rispondi "Anora" continua a raccontare quegli interstizi sociali (e spesso della periferia) degli Stati Uniti che avevano già precedentemente caratterizzato i lavori di Baker. In questo caso siamo nel mondo dello spogliarellismo (con qualche arrotondamento nella prostituzione) e nell'universo acerbo della gioventù. La denuncia sociale mi sembra rimanga superficiale: Baker mostra senza indagare, preferendo il divertimento all'analisi (il potenziale scontro ostentazione della ricchezza/necessità di far soldi sembra tutto tranne che un elemento di indagine politica sugli Usa). Il film diventa più una sorta di pulsione ribellistica del mondo giovanile contro le imposizioni degli adulti (che siano genitori o preti armeni) e il tono è quello ironico e graffiante del cinema di Baker che abbiamo imparato a conoscere. Posso capire perché abbia suscitato attenzione, continuo a non vedere nessuna profondità cinematografica nel cinema di Baker, così volutamente indie pop da risultare mainstream, così superficiale da non essere a caso tutto mostrativo e mostrato.