Parecchi gradini sotto i grandi western di Dmytryk, "Alvarez Kelly" è una pellicola di stampo molto classico in un periodo il cui questo tipo di classicismo stava progressivamente facendosi da parte, che concentra il suo focus sul rapporto tra il protagonista, che da il nome al film, interpretato da William Holden, e il colonnello sudista, interpretato da Richard Widmark in uno dei suoi soliti ruoli malefici.
Il film gioca molto con gli idealismi e la dura realtà del west, Alvarez è un uomo con dei valori che vende il suo bestiame all'esercito nordista per dargli approvigionamenti durante la guerra, Rossitier è il classico bullo del west di fazione sudista che cattura Alvarez e lo costringe con la forza a passare dalla loro parte viste le poche scorte di cibo dell'esercito sudista, la prima parte si concentra su questo braccio di ferro tra i due personaggi, le resistenze di Alvarez, che viene minacciato, imprigionato e addirittura mutilato da un uomo senza scrupoli e che alla fine lo metterà spalle al muro, danno vita ad un continuo duello, verbale e psicologico tra i due, che alla fine serve a romanzare una trama tratta da un episodio accaduto realmente, la seconda parte prende la svolta da film sentimentale, in cui i due personaggi arriveranno a contendersi la donna amata, con una certa rivalsa di Alvarez che fa valere il suo carisma e il suo acume, che in questo caso prende il sopravvento sull'atteggiamento dispotico e brutale di Rossitier.
Buona ricostruzione d'epoca e performance niente male, sia Holden che Widmark dipingono bene dei personaggi agli antipodi, anche lievemente macchiettistici con qualche stereotipo di troppo, nulla di eccezionale ma una sufficienza se la merita.