Riconosco che forse sono un po' generoso col voto, ma "Sideways" è un film che adoro, uno dei miei confort movie per eccellenza, un'opera agrodolce che riesce a trasmettere una forte sensazione di vissuto, malinconia e speranze, con un linguaggio semplice e delicato, spesso poetico, portandoci nel rapporto tra questi due amici, con caratteri agli antipodi, che intraprenderanno questo viaggetto tra le cantine vinicole della california prima del matrimonio di Jack, stupisce come siano ben approfonditi i caratteri, da Paul Giamatti, in una delle sue migliori interpretazione - lo ritengo un attore molto sottovalutato, ma spesso è molto sottovalutato da se stesso che si sceglie pellicole e parti discutibili, certo è che il talento c'è e qui lo mostra eccome - un uomo che ha smarrito la voglia di vivere, uno scrittore fallito che non riesce a farsi pubblicare il romanzo scritto da tempo e sopravvive insegnando letteratura alle scuole medie, da poco divorziato dalla tanto amata moglie al punto da pensarci ancora continuamente e non aver mai avuto un'altra donna dopo di lei, disilluso esperto di vini, che vive la sua vita tra una delusione e un bicchiere di Pinot, il suo vino preferito, profondo e riflessivo, in piena contrapposizione col suo amico Jack, che sta per sposarsi ma vede il matrimonio come la fine della sua libertà, cercando continuamente svaghi extraconiugali in questo ultimo viaggio, provandoci praticamente con chiunque, un'attitudine molto più superficiale di quella di Miles che passa le sue serate ancora in conflitto con se stesso e in pena per l'amor perduto della moglie, i due trasmettono un mood diametralmente diverso, al punto che è il futuro sposo a proporre le uscite con le donne, generando diverse situazioni ed esperienze tra il tragico e il comico che cambieranno il punto di vista, specialmente quello di Miles, sulla sua vita.
E Payne ci regala belle sequenze, senza dubbio, forse la mia preferita è quella della sera in casa di Stephanie, in cui vi è il lungo confronto tra Miles e Maya, un momento di alta poeticità tra svariati bicchieri di ottimo vino e dialoghi profondi, con le lucine di questa casa di campagna e un'ambientazione tranquilla, con le splendide metafore, come quella dello Chardonnay, vino guerriero la cui uva si adatta a qualsiasi situazione e il Pinot, con un'uva molto più delicata che rappresenta l'animo fragile del protagonista, ma è una scena gestita magistralmente nei tempi e nelle interpretazioni, col personaggio di Miles che mostra tutta la sua inadeguatezza alla situazione in quanto non ha ancora superato il trauma della separazione dalla moglie, anche il bacio dato a Maya, mostrato in lontananza, con una certa freddezza dalla regia, mostra quanto, nonostante l'intesa tra i due, sia un bacio forzato, dato per convenzione e per la situazione favorevole.
Ma nella ricetta c'è anche la parte dolce, quella un po' più divertente che ogni tanto tra una crisi e una litigata emerge, le scene comiche non mancano di certo, la vicenda del naso rotto di Jack, che dovrà simulare un incidente con la macchina di Miles per non dire la verità alla moglie, o ancora l'intrusione di Miles per recuperare il portafoglio dell'amico venendo inseguito da questo uomo nudo fino in strada, riescono a dare una certa leggerezza alla vicenda.
"Sideways" è un ottimo buddy movie, un rapporto di alti e bassi tra due protagonisti meravigliosamente caratterizzati, di attitudini opposte ma legati da un'amicizia che va oltre, splendida l'occhiata di intesa sul finale tra i due mentre Jack si sta sposando, con delle belle ambientazioni, tra vigne soleggiate e quella parte un po' più periferica della California e un finale speranzoso che lascia quella nota dolce che sa tanto di superamento del trauma e rinascita, personalmente, lo adoro.