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I PECCATORI regia di Ryan Coogler

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stratoZ     6 / 10  26/05/2025 12:33:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Un po' troppo incensato dal pubblico, "Sinners" è un onesto film di genere, che ho trovato particolarmente altalenante, con aspetti molto interessanti e alcune cadute che mi hanno fatto storcere il naso, il soggetto sulla carta ha tanto potenziale, a partire dall'ambientazione del sud degli Stati Uniti in un periodo come gli anni trenta in cui la grandi città si popolavano di gangster e questi due fratelli dopo aver fallito a Chicago tornano nelle campagna del Mississippi, cercando di avviare una loro attività con i contatti della zona, da qui si sviluppano tante, forse anche troppe sottotrame che tramite flashback e dialoghi approfondiscono il background degli svariati personaggi, certe volte a mio parere prendendosela troppo con comodo, anche quando non richiesto, considerato che molti elementi mostrati nella corposa prima parte, non verranno sfruttati a pieno.

La seconda parte invece, quella in cui subentra prepotentemente l'elemento sovrannaturale, prende le sembianze dei tipici southern gothic - termine usato perlopiù nel mondo anglosassone per indicare questi horror ambientati nel sud degli Stati Uniti, tra paludi, comunità afroamericane e piantagioni, in cui questo film entra pienamente - introducendo l'elemento vampiresco e unendolo al folklore locale, sfociando spesso in volentieri in bagni di sangue, divertenti e tutto sommato gradevoli, e mettendo al centro dell'attenzione l'elemento musicale, con la storia di questo ragazzino che ricorda tanto la leggenda riguardante Robert Johnson e i suoi accordi col diavolo, e la colonna sonora piena di pezzi blues, ma anche di pezzi tradizionali folk, molto bella ad esempio la scena in cui i vampiri fuori dal capannone cantano tutti insieme "Rocky Road to Dublin", pezzo tradizionale irlandese, e da qui ci ricolleghiamo al grande significato che il film vuole assumere, metafora non nuovissima e neanche troppo chiara in realtà, ma che funziona discretamente, dell'odio dell''uomo bianco che a tutti i costi vuole rovinare la comunità afroamericana, mettendo in mezzo pure il Ku Klux Klan, vero mandante di questa strage causata dai vampiri.

Tuttavia, in tutto questo presenta parecchi difetti, come già detto, la prima parte è fin troppo lunga per i contenuti effettivi del film, ma quello peggiore è il suo voler tirare in ballo tanti elementi senza mai approfondirli a dovere, non tanto gli svariati finali che hanno fatto storcere il naso a parecchi, cosa molto comprensibile, quanto gli accenni all'evocazione degli spiriti del passato o del futuro, con quel pianosequenza niente male durante il concerto di Sammie, ma che rimane fine a se stesso non venendo adeguatamente approfondito, oppure lo stesso collegamento con la religione, col padre di Sammie che fa il predicatore e sembra possa essere un elemento influente del film, ma scompare velocemente, tutte le relazioni dei personaggi, dagli stessi fratelli interpretati da Michael B. Jordan, o anche il personaggio di Delta Slim, nel pieno dello stereotipo del musicista blues un po' disilluso e ubriacone, che dovrebbe funzionare da spalla comica ma ha delle battute oscene - quando dice che si è cag4to sotto, dai, a sto punto prendevate Enzo Salvi - e ultima ma non per importanza, ci metto una regia di Coogler che mi è sembrata mediocre, spesso tamarra, quasi sempre anonima, con un certo sfoggio di tecnica fin troppo fine a se stessa - oltre al pianosequenza già citato c'è l'altro, nella fase di preparazione, quando segue i personaggi da un negozio all'altro, carino ma pure questo poco funzionale - con una tensione pari a zero, basandosi solamente su qualche jumpscare qua e là, non riuscendo nemmeno a trasmettere un minimo di claustrofobia data dalla situazione in cui si trovano i personaggi, chiusi in trappola in questo capannone e circondati da vampiri chiamati dal demonio.

Un po' il tipico caso in cui il troppo stroppia, poi per carità risulta divertente e ho apprezzato tanto le ambientazioni e la colonna sonora, ma fondamentalmente è un calderone ambizioso, che raramente riesce ad essere incisivo.