Goldust 5 / 10 27/05/2025 09:32:29 » Rispondi Una partenza interessante vanificata da uno svolgimento carente e noioso. L'idea di interpretare il mondo violento degli anni di piombo italiani filtrandoli dagli occhi innocenti di un bambino, che mitizza la figura del padre poliziotto e cerca informazioni su un attentato ai suoi danni perpetrato rendendolo per l'opinione pubblica un martire mancato aveva del potenziale. Ma la ricostruzione storica lasciata volutamente in un limbo senza tempo ( la lunga parentesi ambientata in Calabria, con la famiglia lontana da tutto e da tutti ) e soprattutto il rapporto d'amicizia con un amico invadente e ( probabilmente ) immaginario tagliano le gambe alla storia, che si arrotola su se stessa fino al brutto finale ambientato ai giorni nostri. Sottotono per una volta Favino.