Evarg Nori 7½ / 10 27/05/2025 12:24:31 » Rispondi Il primo gran successo del regista(premiato con l'orso d'argento al Festival di Berlino).Allegoria vagamente bunueliana(il manichino bruciato,i pensieri dei protagonisti)della dittatura franchista nonchè critica feroce alla borghesia del periodo.I personaggi sono sgradevoli,mossi dall'interesse e divorati da invidie reciproche nate dai trascorsi in guerra(che uno di loro rimpiange definendola "caccia all'uomo")e tra il sole cocente la polvere e l'alcol la loro frustrazione emerge man mano che la caccia si intensifica fino al fulmineo epilogo tragico.Notevoli e ancora oggi piuttosto crude le frenetiche sequenze di conigli impiombati e stanati con i furetti,decisamente non è per animalisti...Bell'esempio oggi irripetibile di cinema duro e serio,che pare fosse molto apprezzato da Peckinpah.Girato si dice in una valle dove fu combattuta una battaglia della Guerra Civile.