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PINK FLOYD: LIVE AT POMPEII regia di Adrian Maben

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stratoZ     8 / 10  27/05/2025 12:40:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Ho avuto la fortuna di rivederlo in versione rimasterizzata in IMAX, che dire, film concerto meraviglioso, un'esperienza unica, con i Pink Floyd che portano live alcuni dei loro grandi cavalli di battaglia pre "The Dark Side of the Moon", tra cui "Echoes", splendida suite suddivisa in due parti, "One of these days", con quel basso vibrante e una sezione ritmica spaventosa e quelli che ritengo due dei pezzi migliori del loro repertorio, ovvero "Saucerful of secrets" e "Set the control to the heart of the sun", d'altronde il disco di cui fanno parte è probabilmente quello che preferisco del gruppo, pezzi che sono dei veri e propri viaggi astrali, pietre miliari tra la psichedelia e lo space rock, semplicemente perfetti.

Maben fa un grande lavoro a livello registico, con un montaggio che alterna le riprese della band stessa che suona a svariato materiale del posto, dagli stessi affreschi di Pompeii, altri pezzi del sito archeologico tra le strade romane, le colonne e via dicendo, ad altri tipi di contenuti - ad esempio le riprese del vulcano in eruzione durante l'esecuzione di "Careful with that axe Eugene", immagini impattanti che si sposano molto bene con l'aggressività del brano -

Poi c'è anche la parte delle interviste in studio, inserti inseriti in questa versione, che mostrano il gruppo in momenti di pausa, come quando mangiano insieme e chiacchierano allegramente, ad altri momenti in sala prova ad Abbey Road in cui compongono i loro grandi successi futuri - "Us and Then", "Eclipse" - fino alle interviste riguardanti i rapporti dei membri stessi col resto del gruppo, il loro approccio artistico, tra queste è da segnalare una bella riflessione di Gilmour sui mezzi e il loro utilizzo, in un contesto in cui i classicisti più puri criticavano l'uso di strumentazione elettronica, il musicista si esprime a favore di essa se usata adeguatamente.

In ogni caso, è superfluo specificare che la parte migliore è l'esperienza del concerto, un viaggio astrale e lisergico nella loro splendida musica, c'è poco da aggiungere d'altronde, questa è un'opera solo da godere.