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LA CITTA' DELLE DONNE regia di Federico Fellini

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DankoCardi     8½ / 10  30/05/2025 15:36:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Forse il film più "criptico" di Fellini. La prima parte pare essere una gigantesca negazione della scena dell' harem di 8 e 1/2, con lo stesso protagonista accerchiato da una marea di femministe psicotiche che sembrano avvertirci che i tempi sono cambiati rispetto a vent'anni prima. Le donne qui vengono rappresentate in maniera grottesca e deviata come per accentuare il divario con la donna sottomessa e casalinga degli anni '60. Immancabile un confronto con un maschilismo atavico ed ormai in via di decadenza. Nel dialogo tra il protagonista e la moglie (incontrata per caso come fossero due estranei) si avverte un muro di incomunicabilità tra uomo e donna come a dire che tra i due, oltre al sesso, non può esserci altro. E se qualcuno pensa che abbia torto...bè forse ha ragione perchè è una di quelle pellicole di libera interpretazione dove non esiste una chiave di lettura giusta o sbagliata. Ma è nella seconda parte che l'onirico felliniano -comunque onnipresente già con l'assurdo nome del protagonista...Snaporaz- irrompe predominante con un attraversare i ricordi che si susseguono come una sarabanda di luna park e dopo una specie di ordalia c'è l'ascesa alla ricerca (appunto, un mero sogno) della donna perfetta che sia amica, amante, madre! Insomma un Fellini che ritorna al personale, all'intimista ed al verace.
Sempre efficace la metafora del treno che entra nella galleria!