Mauro@Lanari 7 / 10 06/06/2025 04:42:16 » Rispondi Assieme ad O'Connor e all'Artists Equity d'Affleck e Damon, Bill Dubuque sta sviluppando un personaggio interessante e una saga intelligente che sa trascendere gl'ovvi referenti per un nuovo cinema classico, dribblando o dopo aver metabolizzato il supereroismo di Marvel e DC Comics (il "Daredevil" del 2003, il "Batman" del 2016, l'accademia per diversamente abili diretta da Xavier), il buddy movie fraterno, gli sdolcinati moralismi prodotti dalla PlanB di BradJen, la gerontocrazia d'Eastwood, un "Rain Man" action sui problemi identitari ma con un'ironia da pre-3° millennio ("Papà era un adulto col Timex al polso. Era patetico, càzzo. Guarda. Lo vedi? Vale un anno dei suoi stipendi. Cosa pensi che direbbe?" "Segna la stessa ora del suo" [Pop was a fucking grown man wearing a Timex, dude. He was fucking pathetic. Look at that. See that? It's worth more than he made in a year. What do you think he'd say about this?" "He would say it's the same time on his watch"]), fieramente antinichilista ("Non mettere l'abito nero. Ti fa sembrare un becchino", "Don't wear your black suit. It makes you look like a mortician") e antitarantiniano (quante morti brutali fuori inquadratura?). Un anaffettivo che libera le sue e nostre potenzialità emotive.