caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

L'ANIMA E IL VOLTO regia di Curtis Bernhardt

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
stratoZ     8 / 10  10/06/2025 12:28:00 » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Melodramma che personalmente ho adorato, l'ennesima grande prova di un'attrice meravigliosa come la Davis, qui in un doppio ruolo, che interpreta due sorelle gemelle, praticamente indistinguibili - cosa che potrebbe far storcere il naso a chi è alla ricerca della verosimiglianza a tutti i costi, ma va bene, è uno stratagemma più che accettabile con un minimo di sospensione dell'incredulità -

"A stolen life" è un film che parla d'amore e di tormento, un'opera estremamente suggestiva che si fa forza sia di una sceneggiatura efficace nel riuscire a creare forti sensazioni, oltre che ribaltare continuamente le prospettive, sia in una messa in scena d'assoluto livello, con una certa componente poetica che giganteggia in alcune scene chiave, mi viene in mente l'appuntamento all'inizio tra Kate e Bill, sulla scogliera al chiaro di luna, in questa isoletta silenziosa, con una suggestività incredibile, i primi piani e i dialoghi minimali a mostrare bene l'intesa tra i due, una certa complicità che verrà presto compromessa dalla presenza della sorella, che alla fine conquisterà il cuore di Bill, uomo contesto tra le due e mai dimenticato da Kate, con il film che nella parte centrale sembra dividere la narrazione, con Pat che vive una vita agiata con l'uomo tanto desiderato e Kate che vive una vita di fallimenti, andata via dall'isoletta per dedicare più tempo a se stessa e alla passione per la pittura, che però porterà risultati insoddisfacenti, creando una forte sensazione di tormento, esplicata benissimo dalla Davis, come al solito fantastica nel far trasparire le emozioni di una donna in caduta libera, piena di infelicità e irrealizzazione, con un rapporto con l'amore compromesso e una crescente consapevolezza di non avere il talento adatto per fare il mestiere dei suoi sogni, ben presto però la realtà cambierà ancora una volta, con l'ultima visita alla sorella, che muore tragicamente durante una gita in barca e la ghiotta occasione per Kate, di spacciarsi per lei e vivere la sua vita tanto invidiata, ma anche in questo caso non tutto è come sembra, con l'inaspettata verità che la vita della sorella era molto più problematica delle apparenze, trasportando Kate in un vortice in cui sembra non riuscire ad uscire, dopo aver mentito senza potersi più tirare indietro.

Adesso, piccola considerazione sul finale, per me questo film dura trenta secondi in meno, quel finalissimo, che trovo pessimo e forzato, è palesemente una trovata della produzione per rimettere tutte le cose a posto e dare il classico lieto fine che il pubblico del tempo voleva vedere, che rovina l'atmosfera tragica e malinconica con cui si stava concludendo, ecco semplicemente faccio finta che non esista, perché fino al momento prima era tutto così struggente, sentito, pulsante.

Ed è questa la caratteristica migliore del film, il continuo dramma della protagonista, la sua vitalità tragica che trascina lo spettatore in un vortice di sentimenti, dall'amor perduto, alla nostalgia del passato, dall'insoddisfazione di un blando presente alla brama di approfittare della situazione, nonostante la tragedia, Kate è un personaggio imperfetto, e per questo umano, egoista e spontanea, con una coscienza molto ben tratteggiata, capace di tenere in serbo rancore e di perdonare per una carezza, difficile non immedesimarsi in un personaggio simile.

Melodramma stupendo.