Jumpy 6½ / 10 21/06/2025 21:29:29 » Rispondi Non l'ho trovato tanto male, stenta a decollare, la prima ora di film serve di fatto a calare lo spettatore sempre più in profondità nelle tragedie quotidiane nei contesti sociali più bassi e degradati di Brooklyn Aiuta a calarsi in queste realtà così cupe, crude e violente l'ambientazione, spesso in notturna o con luci basse/artificiali, la fotografia con molto contrasto (esalta l'espressività dei visi, bravissimo Sean Penn) e dai colori saturi, il sonoro: le sirene spiegate dell'ambulanza, le grida disperate di chi soffre, i dialoghi concitati (un paio restano dentro e fanno riflettere) Il film prende infatti quota
quando soccorrono il tipo in crisi respiratoria, intorno ad 1 ora di film. "Ha un lago nei polmoni, se lo soccorriamo dobbiamo portarlo in ospedale, verrà intubato, probabilmente non potrà mai più respirare da solo, ne vale la pena?" Da qui è poi un'escalation, fino al tristissimo finale.
Lascia sensazioni forti, il resto del cast non è sempre all'altezza di Sean Penn (Sheridan sembra a volte un pesce fuor d'acqua, stralunato e disorientato ancor più del suo personaggio) e manca un po' di originalità (nello stile deve molto ai noir moderni alla Scorsese).