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UNA NOTTE DA LEONI 2 regia di Todd Phillips

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stratoZ     5½ / 10  04/07/2025 14:18:30 » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Esaurita la freschezza del primo capitolo, rimane ben poco, "The hangover - Part II" lo ritengo un film mediocre, anche un po' più fiacchetto, che rinnova poco o nulla ma preferisce adagiarsi sulle gag rodate del film precedente per ricreare lo stesso effetto comico, basato sulla dualità dei caratteri, persone rispettabili e composte in un ambiente formale, che si trasformano in guerrieri della movida appena toccano qualche sostanza psicotropa, è così che per il matrimonio di Stu i nostri eroi volano in Thailandia, introducendo il contesto abbastanza rigido dominato dal padre di lei, uomo facoltoso che tiene molto all'apparenza ed è estremamente fiero del figlio sedicenne, genio precoce, che considera il fiore all'occhiello della famiglia e che invece non stima molto Stu, considerandolo un mediocre, ecco che dopo la proposta di una birretta in spiaggia tra vecchi amici, come nel precedente capitolo, succede l'impossibile.

Philips si limita ad adattare le situazioni, cambiando piccoli dettagli ma non la struttura, rischiando il minimo, al posto del dente mancante di Stu c'è un tatuaggio, al posto della tigre di Tyson c'è una scimmietta che fa anche da corriere della droga, al posto della scomparsa di Doug, questa volta è scomparso Teddy, il giovane fratello della futura moglie, quello a cui il padre tiene particolarmente, è così che i protagonisti si ritroveranno a vagare per Bangkok non ricordando assolutamente nulla della sera prima e cercando indizi tra i pochi elementi che gli rimangono, con la sceneggiatura che si inventa costantemente situazioni sempre più assurde per dare quella sensazione di nottata epica, e allora ci sarà il monaco sulla sedia a rotelle che ha fatto voto di silenzio molti anni prima, che è finito a fare serata con loro e successivamente è stato arrestato con i documenti di Teddy, Mr. Chow che ricompare per portarli a fare serata e poi apparentemente muore di overdose, un detective che si spaccia per un malavitoso per incastrare Chow, rendendo vana la speranza di ritrovare il fratellino scomparso, altri mille elementi sempre più intricati tra il comico e il tragico che giocano tanto con l'imbarazzo dei personaggi - il rapporto che ha avuto Stu la sera prima - ed il classico finale con l'intuizione che risolve il problema quando tutto sembrava perduto.

Ma devo dire, insomma, persa la freschezza del primo capitolo, non risulta granché divertente, adagiandosi su una certa mediocrità, abbastanza scontata.