caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

TRUMAN CAPOTE: A SANGUE FREDDO regia di Bennett Miller

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
stratoZ     6 / 10  05/08/2025 13:47:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Parto parlando prima della confezione, perché a mio parere il motivo principale per il quale vale la pena vedere sto film è l'interpretazione di Philip Seymour Hoffmann, grandioso nel suo tratteggiare il protagonista, da gustare rigorosamente in lingua originale, trasponendone benissimo i modi, l'interiorità, i traumi derivanti da un'infanzia difficile, le dipendenze e le debolezze, ma soprattutto l'empatia che arriva a provare nei confronti dell'assassino con cui stringe un rapporto di grande amicizia, ecco vederlo recitare è una goduria, anche a livello fotografico il film, nelle sue tinte leggermente fredde, è molto bello, purtroppo non posso dire lo stesso per la componente narrativa che ammetto mi ha un po' deluso, non che sia da buttare, ma ritengo sia un po' troppo piatta, limitandosi a raccontare la genesi di questa celebrissima opera senza tuttavia inserire sottotesti importanti o spunti di riflessione, lo stesso rapporto tra Truman ed il giovane condannato a morte viene trattato in maniera troppo didascalica, qualche frasetta su quanto si vogliono bene, un po' di musichetta drammatica, Hoffmann che salva la baracca risultando credibile anche nei momenti di commozione e il tutto è risolto, per il resto, mi è sembrato un potenziale sprecato, il tipico film che avrebbe tante cose da dire, ma non è abbastanza coraggioso da farlo, la tematica scottante del giornalismo di cronaca nera, la pena di morte, le motivazioni dietro ai delitti, sono argomenti tutti trattati con una certa sbrigatività, al punto da non porre mezzo dilemma al riguardo, trasformando l'opera nel più facile dei melodrammi che riguarda l'inusuale rapporto di amicizia tra il giornalista e l'assassino, con anche una piccola dose di retorica, che per fortuna non risulta troppo invadente, oltre che la celebrazione del genio di Capote, capace di concepire una delle opere letterarie più influenti del novecento americano.

Biopic fin troppo convenzionale nell'ambiente hollywoodiano, interessante per la confezione, poco per il contenuto.