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LA TRAMA FENICIA regia di Wes Anderson

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stratoZ     5 / 10  11/08/2025 18:38:08 » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Ecco doveva arrivare il momento in cui Wes mi stancava, ed anche parecchio, ritengo questa sua ultima fatica uno dei suoi film meno riusciti, mi ha lasciato totalmente freddo, non ha destato in me il minimo interesse per le sorti dei personaggi, l'ho trovato pretenzioso, specie nei dialoghi, al limite del fastidioso, un circolo vizioso da cui il regista sembra non riuscire, volente o nolente, ad uscire, si potrebbe elogiare per ore la confezione, come sempre nella sua filmografia, bastano i titoli di testa che elencano delle punte di diamante dell'ambiente hollywoodiano, dalla Canonero ai costumi alle musiche di Desplat, fino ad un cast di celebrità infinito, le quali occupano tutte dei piccoli ruoli all'interno del film, fatta eccezione per Benicio Del Toro e Michael Cera che sono praticamente sempre in scena, potremmo stare qui sbalorditi per le simmetrie nelle inquadrature, per l'estrema ricerca nella composizione del quadro, per la scelta dei contrasti cromatici fatti di questi acquarelli bellissimi, se solo ci fosse un contenuto valido, invece mi è risultato un riciclaggio indigesto, al limite dell'esercizio di stile, il classico film che se ne guardi uno spezzone, magari un qualsiasi episodio, vista la frammentazione delle sequenze che potrebbe essere una raccolta di episodi, ne rimani affascinato, se lo guardi nell'insieme risulta stucchevole.

A livello narrativo, oltre la mia delusione, è un'ironica e dissacrante presa in giro al capitalismo, con la storia, a sto punto direi volutamente macchiettistica, di questo imprenditore miliardario che subisce costantemente attentati e sopravvive al suo sesto incidente aereo, e che per paura di morire decide di andare dalla figlia, ora diventata suora, verso la quale ha sempre avuto un rapporto inesistente e sia ricucire i rapporti che realizzare il suo progetto finale, basato su questa strana costruzione che sfrutta le persone come schiavi, abbastanza poco etica, che i governatori di tutto il mondo vogliono boicottare, da qui inizia il viaggio, attraverso cinque episodi in cui Korda prova a convincere altrettanti investitori a finanziargli questo progetto, viaggio nel quale emergeranno diversi dettagli tralasciati nel rapporto tra padre e figlia e riguardo al passato dell'imprenditore, Wes applica uno stile particolarmente ironico, con una comicità demenziale e tendente al grottesco che pervade tutto il film, qualche gag carina qua e là c'è, mi viene in mente la bomba che viene trovata sull'aereo da Bjorn, che ha il timer impostato su 18 minuti, ma Korda rimane tranquillo perché l'atterraggio è previsto fra 10, ma oltre qualche momento del genere, vi è tanta pretenziosità che arriva a stuccare, il film è un fiume di dialoghi che vorrebbero essere acuti e divertenti, ma lasciano una certa indifferenza, con anche qualche ribaltamento narrativo qua e là che risulta fine a se stesso, più altri momenti che sembrano interminabili - mentre giocano a basket con Tom Hanks ad esempio, che noia -

Una delusione, tra i film di Wes che mi sono piaciuti meno, lontano dai suoi fasti come "The royal Tenenbaum" o "Moonrise Kingdom", un film che mi ha lasciato totalmente freddo e disinteressato, con una confezione curatissima ma che trasmette zero emozioni.