Thorondir 7½ / 10 oggi alle 11:16:18 » Rispondi La mano del regista statunitense classico per eccellenza che porta sul grande schermo uno dei grandi classici per eccellenza della letteratura americana del Novecento. Ne viene fuori un film solido e corale, un ritratto degli States lucido e attuale, sentito e non retorico (almeno non quanto sono storicamente retorici gli statunitensi). E però, nonostante il film sia indubbiamente un gran film, la sensazione è che Ford si sia appoggiato moltissimo al capolavoro di Steinbeck, seguendone trama e persino frasi senza però poi avere il coraggio di andare fino in fondo. E non si può tagliare quello che personalmente considero il più bel finale della storia della letteratura novecentesca, è cosa che non posso perdonare neanche ad uno che si chiama John Ford. Capisco la difficoltà di portare quel finale sul grande schermo negli Usa del 1941 ma l'atto rivoluzionario che sottende il libro di Steinbeck sarebbe stato proprio non tagliare quel finale.