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I SOLITI SOSPETTI regia di Bryan Singer

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stratoZ     9 / 10  24/08/2025 23:19:36 » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Uno dei miei thriller preferiti, a cui sono anche parecchio affezionato, ricordo ai tempi delle superiori l'avrò visto qualche cinque volte nel giro di qualche mese, contestualizzando il film all'epoca, credo sia uno dei migliori e più celebri rappresentanti di un certo modo di fare cinema, una commistione tra il pulp, che in questo si vede soprattutto nei dialoghi e nei personaggi sopra le righe, e quei mindfuckers che stavano emergendo, partendo da un soggetto da caper movie, Singer mostra un racconto, tutto in flashback, che prende una forte valenza soggettiva, venendo narrato da uno dei pochi superstiti di questa scabrosa vicenda, nuovamente interrogato da un procuratore che non è convinto della testimonianza, cinque criminali vengono arrestati dalla polizia per un furto di un camion pieno di fucili, da qui nessuna accusa verso di essi riesce a concretizzarsi, tuttavia il loro incontro porterà i cinque a conoscersi e collaborare successivamente per diversi colpi ben più grossi.

Da lì in poi, il film mostra gli episodi come una reazione a catena, tirando in ballo tanti argomenti, dalla critica al corpo di polizia, corrotto come si vede nella sequenza della prima rapina, che fa addirittura da corriere ai criminali per poche centinaia di dollari, alla testardaggine del procuratore, che, come enunciato anche dai dialoghi, agisce come il classico poliziotto che non vuole davvero indagare, ma crea una teoria personale e cerca di scoprire che ha ragione, attitudine che lo porterà a non vedere una realtà molto più facile di quel che sembra, ed in questo senso, l'accanimento del procuratore nei confronti di Keaton è emblematico, partendo dai trascorsi, da ex poliziotto, poi cacciato via e passato dalla parte del crimine, tratta la vicenda come una vera e propria questione personale, andando ad indirizzare ogni elemento verso quella versione che ha deciso di sostenere, e questa credo sia la metafora più grossa del film, espandibile non solo all'ambito criminale o della polizia, è un modo di mostrare come spesso l'uomo non riesce a vedere gli eventi in maniera obiettiva ma viene influenzato dai suoi trascorsi, dalle sue posizioni e dal suo stesso ego che gli impedisce di contraddirsi fin quando il tutto non diventa troppo palese, ovviamente a questo si aggiunge un racconto in flashback che sfrutta perfettamente questa debolezza umana e la percezione sommaria del personaggio.

La sceneggiatura propone dei personaggi fantastici, non solo i cinque criminali, ognuno ben tratteggiato, da Keaton, considerato uno dei più grandi criminali d'America, che ha anche un certo carisma da leader a quelli schizzati di McManus e Fenster, che regalano anche bei siparietti e tanti dialoghi al fulmicotone fino ad ovviamente a Verbal, uno zoppo, considerato un po' scemo, ma che risulta una pedina fondamentale del gioco e particolarmente amico di Keaton, anche il personaggio di Kobayashi, ieratico avvocato che rappresenta la figura di Kaiser Soze, col suo portamento regale ed i suoi modi formali, funziona splendidamente, il tutto contribuisce a creare una sceneggiatura solo all'apparenza labirintica, che chiarisce tutto efficacemente nelle battute finali, ricorrendo più volte anche al McGuffin - la partita di droga ad esempio - e svariati accordi e sottoaccordi che ribaltano più volte le vicende.

Lo stile di Singer è efficacissimo nel creare pathos, alternando una buona comicità sopra le righe, specie nella prima parte, ad una posta in gioco che sale sempre di più col progredire del minutaggio, diventando nella parte finale la stessa vita dei personaggi, minacciati da questa entità, quasi mitologica, che è Kaiser Soze, la camera propone dei movimenti ad incedere, lenti e lineari, che assieme ad una fotografia tendenzialmente cupa e delle musiche sinistre, creando un'atmosfera ambigua e provocante, ovviamente il tutto è aiutato da una serie di interpretazioni una più bella dell'altra, inutile dire chi sia quello che spicca più di tutti - spoiler: è quello che ormai non fanno più lavorare nonostante sia stato assolto dalle accuse di molestie -.

Adesso, piccolo pensiero personale sul finale: ad oggi, con lo spettatore smaliziato ed abituato ad opere del genere, potrebbe essere prevedibile, alla sua uscita, invece, gli spettatori non erano ancora abituati ad opere con questi plot twist, quindi ai tempi sarà risultato ben più difficile da indovinare, in ogni caso, prevedibile o meno lo trovo un finale eccezionale.