caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

LUCI DEL VARIETA' regia di Alberto Lattuada, Federico Fellini

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
stratoZ     6 / 10  02/09/2025 14:39:21 » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Ricordato perlopiù per essere stata la prima regia di Fellini, seppur non in solitaria ma con la co-regia di Lattuada, "Luci del varietà" è un film che contiene in nuce diverse tematiche che ritroveremo costantemente nella filmografia del regista riminese, su tutti, come prevedibile dal soggetto, il suo mostrare il mondo dello spettacolo in una dimensione più intima, portando lo spettatore dietro le quinte, nella fase iniziale di questi spettacoli, tra accordi, prove e intrecci che siano lavorativi o sentimentali, svolgendo tutta la narrazione attorno a tre personaggi principali, uno è quello interpretato dal mitico Peppino De Filippo, nel ruolo del capocomico di una piccola compagnia che svolge spettacolini in giro per la provincia, il suo è un personaggio a suo modo debole e di facile tentazione, incontrando la giovane e bella Liliana con la quale inizierà un rapporto ambiguo, che tramite le sue tentazioni riuscirà ad entrare nella compagnia, inizialmente con un ruolo secondario, poi acquistando man mano sempre più potere, grazie al fascino col quale incatena il personaggio di Checco, da qui si sviluppa questa sorta di triangolo, con il personaggio di Melina, compagna di Checco, la quale verrà trattata come la ruota di scorta, prima abbandonata e poi ripresa nel momento del bisogno.

Interessante disamina dei registi del dietro le quinte del piccolo mondo del varietà, col solito finale amaro e disilluso che piaceva tanto a Fellini, con personaggi ingabbiati in una dimensione modesta dalla quale non riusciranno ad uscire, con qualche contaminazione del neorealismo è un film interessante, ancora acerbo, ma il bello stava per arrivare.