The Gaunt 7½ / 10 oggi alle 11:51:09 » Rispondi Una bella sfida per Ozon misurarsi con un romanzo simile, tuttavia a mio parere un'ottima trasposizione che rende giustizia al testo scritto. A livello visivo il bianco e nero della fotografia riflette il grigiore esistenziale del protagonista, semplice impiegato totalmente indifferente ed apatico nei confronti della vita. <>In questo l'ottima prestazione Voisin è efficace ed affascinante nel suo lavorare in sottrazione. Si concede a piccoli momenti piacevoli con Marie, ma non traspare nessun sentimento o emozione nei suoi confronti. Stessa sorte tocca alla madre a dove si reca a vegliarla dopo aver saputo del suo decesso a cui non concede alcuna lacrima. Di conseguenza durante il processo per l'omicidio gratuito commesso nei confronti di una ragazzo arabo, l'imputato viene giudicato più per i suoi comportamenti rispetto all'atto stesso. Giudicato perché tali comportamenti non sono conformi ad una morale condivisa che a Mersault non interessa. La vittima dell'omicidio passa in secondo piano, anche per sottolineare la disparità fra un arabo ed un francese dell'epoca coloniale: cittadini di serie A e di serie B. Bello anche il serrato confronto finale con il prete cui Mersault rifiuta ogni consolazione di tipo religioso, momento in cui la sua emotività traspare nel raggiungimento della consapevolezza di ciò che é.