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RIFKIN'S FESTIVAL regia di Woody Allen

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stratoZ     5 / 10  04/10/2025 12:44:27 » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Ma insomma, questa penultima fatica di Woody l'ho trovata eccessivamente autoreferenziale, macchinosa, pretenziosa, alla fine è l'ennesima variante dei suoi film sentimentali con un botto di inserti omaggio ai suoi maestri, per carità, cosa apprezzabile, ma il film diventa più un esercizio di stile a ricostruire le scene cult dei suoi autori preferiti, lasciando poco spazio all'approfondimento dei personaggi, che infatti risultano un po' tagliati con l'accetta, dallo stesso protagonista, uno scrittore che non ha mai avuto il coraggio di pubblicare una sua opera ed è finito ad insegnare cinema, costantemente a filosofeggiare sulla sua vita, su quello che sarebbe potuto essere, sulla sua relazione con la moglie, parecchio più giovane ed ormai emotivamente distante da lui, che nel frattempo è attratta dal tipico regista del momento, che in questo festival viene costantemente omaggiato con una certa invidia o gelosia del protagonista che lo snobba pensando ai bei classici del passato e rifiutando ogni paragone, in questi rapporti c'è un po' di satira nei confronti del mondo della critica, ma anche degli stessi festival, in cui i personaggi perdono più tempo a fare confronti per mostrare la loro cultura ed alimentare il proprio ego che a godersi l'opera per quello che è, ma in ogni caso è una satira molto labile, un po' scontata e fine a se stessa, così come lo è la storia d'amore con la dottoressa del quale il protagonista si innamora, trovando ogni volta piccoli problemi di salute soltanto per andare a trovarla, il tutto risulta molto macchinoso e forzato, infarcito dei soliti grandi dialoghi di Woody che però in questo contesto rendono molto poco.

Insomma è poca roba, c'è qualche sequenza che può divertire gli appassionati, come la citazione al Settimo Sigillo con Christoph Waltz nel ruolo della morte che sfida il protagonista a scacchi e poi va via dando consigli su come migliorare l'aspettativa di vita, per carità, momento carino ma sembra più uno sketch di uno youtuber che vorrebbe essere divertente, il resto molto anonimo ed al servizio di una storia mai appassionante e che col tempo, nonostante la breve durata, finisce per stuccare.