Squisita commedia nera di Zemeckis, che veniva da uno stato di forma incredibile, non c'è bisogno che citi i prodotti degli anni precedenti, qui con a disposizione un cast di altissimo livello, tra la Streep, Willis, la Rossellini e Goldie Hawn, realizza un'opera dissacrante e caustica che prende di mira il mondo dello spettacolo ed in particolare l'ossessione per la bellezza e la competitività femminile, un film che apprezzo molto stilisticamente, con le sue ambientazioni gotiche ed allo stesso tempo pompose, che rispecchiano un po' l'ego dei personaggi coinvolti, in particolare la faida che si viene a creare tra Madeline e Helen con la prima che ruba letteralmente il marito, brillante chirurgo plastico, alla seconda, con gravissime conseguenze psicologiche, il montaggio ci mostra la caduta di Helen, che arriva a diventare una gattara obesa, ed il percorso di riabilitazione, motivato tuttavia non dalla voglia di migliorare se stessa, ma da un puro sentimento di vendetta, è così che dodici anni dopo Helen rispunta nella vita della coppia, totalmente tirata a nuovo e dimostrando tanti anni in meno rispetto alla sua vera età, mettendo qualche pulce all'orecchio a Madeline che nel frattempo ha visto il suo corpo decadere per colpa del tempo, nonostante i numerosi trattamenti a cui si è sottoposta.
Il film, prende una svolta fantasy quando viene introdotto il personaggio della Rossellini, una sorta di strega che possiede questa pozione che rende le persone giovani e immortali, cosa a cui Madeline ricorre per via dell'estrema gelosia provata nei confronti di Helen e per riavere lo splendore di un tempo, nel frattempo, a sua insaputa Helen convince il marito, insoddisfatto del matrimonio, a farla fuori e fuggire con lei, per compiere la sua vendetta, da qui il film sfocia in belle sequenze sanguinolente con una forte componente macabra e l'ironia nera che domina la scena, gli splendidi momenti in ospedale, nel quale Madeline si aggira per gli ambulatori dopo che il medico ha constatato la totale mancanza di battito, o ancora il confronto successivo in cui le due se le danno di santa ragione senza farsi il minimo dolore per via della pozione, sono delle piccole perle di ironia dissacrante che mettono alla mercé delle protagoniste talmente ossessionate dalla propria vanità, talmente divorate dal loro ego, talmente competitive nei confronti dell'altra, da perdere di vista qualsiasi altro aspetto, facendo emergere la più assoluta superficialità dei caratteri, con addirittura la parte finale in cui il marito, per via della sua abilità nel truccare i cadaveri e nascondere i difetti estetici, diventa una sorta di oggetto da salvaguardare per il futuro.
Gran bel film di Zemeckis, con uno stile costantemente sopra le righe, cinico e dissacrante, un bel mischione di generi tra la commedia, l'horror, il fantasy, e una spiccata critica sociale, che riesce ad essere sempre divertente, senza presentare il minimo tempo morto, ed ovviamente un elogio và al reparto del trucco e parrucco, per le loro mostruose creazioni.