Tra il thriller e l'horror, "Taste of fear" è un buonissimo film della Hammer, inquietante e macabro al punto giusto, di cui ho apprezzato il suo sottile modo di gestire la tensione, il soggetto narra la storia di Penny, una giovane disabile che arriva alla casa del padre, che non vede da dieci anni, dopo aver perso la madre, andando a vivere con la matrigna nel frattempo che il padre è a detta loro fuori per lavoro, venendo però fin da subito a contatto con dettagli sospetti.
Holt fa un ottimo lavoro di costruzione della suspense, sparge indizi per tutto il tempo, enfatizza le incongruenze, sfrutta benissimo tutti i personaggi, dalla stessa matrigna, apparentemente amorevole, al dottore amico del padre, parecchio invadente nella vita della famiglia, allo stesso autista del padre che diventa presto un grande amico di Penny, e successivamente anche qualcosa di più, pian piano la sceneggiatura svela le sue carte, con diverse scene ben orchestrate, dalla prima comparsa del cadavere, che getta la protagonista nel terrore - tra l'altro con una splendida trovata registica e di montaggio, con questi tagli velocissimi a zoommare sul volto allucinato del cadavere - ai successivi momenti di estrema tensione, in cui complice anche la condizione di disabilità della protagonista, essendo indifesa, lo spettatore si sente sempre più vulnerabile, soprattutto alla luce dell'atmosfera sinistra e di complotto alle spalle della ragazza, creando anche diverse fasi narrative di stallo in cui il film porta lo spettatore a farsi diverse domande riguardanti la natura dei fatti, mettendo spesso in dubbio la visione soggettiva della protagonista, instillando il sospetto che possa trattarsi di qualche turba mentale o un'accurata manipolazione esterna, ed arrivando ad un ottimo finale, in cui vi è un continuo ribaltamento dei ruoli, che tuttavia risulta estremamente credibile, facendo combaciare benissimo tutti gli elementi.
Messa in scena lodevole, con un bellissimo bianco e nero ed una fotografia particolarmente contrastata che esalta le lugubri ambientazioni di questa casa di campagna vicino il mare, una componente di gore appena accennata che preferisce inquietare lo spettatore tramite subdole sensazioni piuttosto che esplodere violentemente, fatta eccezione per qualche sequenze di particolare valore, come può essere il ritrovamento del cadavere del padre in acqua.