Mauro@Lanari 8 / 10 31/10/2025 19:54:09 » Rispondi Un'opera metafisica proveniente da una capsula del tempo e non saprei proprio dire a chi oggi s'indirizzi a parte me. Non è un film psicologico ma soprannaturale e Berger, qui nelle vesti d'un Bergman redivivo, forse avrebbe potuto chiarirlo meglio. In ogni caso, firma il suo miglior lungometraggio, una sorta di "Il nono sigillo" giocato a baccarà. Gl'altri possono continuare ad aspettare il sequel di "Constantine" (Lawrence 2005). C'è chi s'è prodigato a comprenderne il finale (https://www.cinefilos.it/tutto-film/approfondimenti/ballad-of-a-small-player-finale-spiegazione-significato-doyle-681420). Potrei replicare: abbandonatevi al lirismo. Oppure prestate attenzione al riflesso sulla pozzanghera in cui il volto di lui si trasforma in quello di lei e viceversa.