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BUGONIA regia di Yorgos Lanthimos

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stratoZ     7½ / 10  04/11/2025 12:36:16 » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

"Bugonia" è l'ennesimo centro di Lanthimos, che questa volta ci propone un film ben più scanzonato dei suoi standard, una sorta di commedia nera che mischia elementi thriller e fantascientifici, una gustosa satira sui complottismi odierni col suo tipico stile sopra le righe, la trama è molto esile, ci sono questi due squilibrati che credono che gli alieni provenienti dal pianeta Andromeda controllano la terra ed hanno piazzato alcuni loro funzionari in importanti posti manageriali sul pianeta, è così che organizzano il rapimento di questa giovane donna, imprenditrice di successo a capo di una casa farmaceutica, per farle confessare le sue origini aliene e sventare il complotto ai danni del pianeta, dando a loro la colpa del calo di popolazione delle api e dei vari problemi ambientali, da qui il film, ambientato per buona parte tra le mura della cantina e della casa di questi due squilibrati, prende tratti deliranti, nei quali vi è una grande alternanza di registri, la tensione è alta e costante per buona parte della durata, causata dalla fastidiosa sensazione che i due complottisti possano fare del male al personaggio della Stone per motivi futili viste le loro turbe mentali, ma spesso è smorzata da affermazioni totalmente fuori dal mondo che fanno ridere di gusto lo spettatore, Lanthimos è abile a dilatare i tempi, introdurre sempre nuovi stimoli, come l'elemento del poliziotto, ex babysitter del protagonista, che sembra lo abbia traumatizzato da piccolo, che durante le sue visite crea anche una certa tensione, così come la storia della madre che approfondisce per bene il background dei due personaggi, la loro estrema avversità per i cosiddetti "poteri forti", e diventa presto protagonista di una delle scene più esilaranti e nere allo stesso tempo del film, quella nella quale il protagonista viene convinto dalla presunta aliena ad iniettare il liquido per i vetri alla madre, perché dovrebbe essere una cura per la sua malattia.

Il finale è forse l'apoteosi dello stile caricaturale e sopra le righe del film, ovviamente mostra l'estremizzazione degli assurdi concetti espressi, con una messa in scena dai tratti cartooneschi, con questi alieni con i maglioni giganti a trame larghe, ed abitudini che corrispondono esattamente a quanto detto dal protagonista, dopo averle sentite su internet da siti complottistici.

Ottimo tecnicamente, una bella fotografia, dai tratti saturi e saltuariamente stranianti, una camera che indugia tanto sui primi piani ed enfatizza le ottime performance, per quanto mi riguarda Plemmons si supera nel suo personaggio totalmente fuori di testa, con un linguaggio del corpo scattoso ed un disagio di fondo evidente in ogni aspetto, una convincente Emma Stone interpreta una donna di potere, sicura e dispotica, con la sensazione di avere tutto costantemente sotto controllo, nonostante le vicissitudini che le accadono.