Piccolo cult anni novanta, un horror molto soft che di base parte da una buona contestualizzazione, quella di questa scuola cattolica nella quale vige un ambiente di estrema competitività e costante bullismo, concentrando la narrazione su queste quattro ragazze, delle outsider, considerate non troppo ironicamente delle streghe, una delle quali appena arrivata e che ancora non si è affatto adattata, il film nella prima parte mostra le continue angherie subite, dal razzismo nei confronti di Rochelle, al pessimo comportamento di Chris nei confronti di Sarah, ma anche insicurezze di natura prettamente personale, come i problemi alla pelle di Bonnie, tutti elementi che verranno risolti dalla magia, una volta che il quartetto è completo, la seconda parte mostra le estreme conseguenze di queste scelte, avendo anche qualche interessante implicazione psicologica, le protagoniste una volta risolti i propri problemi saranno sempre più assetate del potere che le da la magia, soprattutto Nancy, considerata la guida del gruppo e che ha il potere più influente, che verrà mangiata dal suo stesso ego mandando progressivamente tutto in malora per via di scelte esagerate.
Se sotto il punto di vista narrativo presenta qualche spunto interessante, stilisticamente lascia molto a desiderare, con una messa in scena particolarmente piatta, poche sequenze d'impatto, i momenti surreali latitano, fatta eccezione per qualche bella visione o incubo di Sarah, come le tre che spuntano levitando dalla finestra, o i momenti dello scontro finale in cui la casa è invasa da serpenti, topi, vermi, scorpioni, ragni, tutte le bestie più schifose possibili, ma oltre questo, il resto è impalpabile, la tensione latita, il gore è inesistente, lo stesso scontro finale risulta molto finto e con dei ribaltamenti repentini fin troppo puerili, palesando la natura di stampo adolescenziale del prodotto.