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L'AMORE CHE RESTA regia di Gus Van Sant

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stratoZ     6½ / 10  10/11/2025 12:41:49 » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Era un periodo molto prolifico per il genere, volgarmente chiamato "cancer movie", tra questo, "The fault in our stars", "Me, Earl and the dying girl", "50/50", devo dire che questa fatica di Van Sant l'ho trovata tra i migliori di questo mini filone, è un film spesso in bilico tra il mostrare la vicenda con un certo cinismo ed ironia di fondo e nell'incedere in qualche melensità di troppo, in linea di massima ho apprezzato di più la prima parte, gli inizi del rapporto, l'approccio della protagonista alla terribile sentenza, il dettagliato background del protagonista, tra la morte dei genitori e le visioni di questo fantasma, soldato dell'aviazione giapponese, che diventa il suo migliore amico, con diverse sequenze interessanti, nelle quali i due si godono quel che resta dei momenti insieme, senza piangersi addosso ma con una nuova consapevolezza che li porta a prendere tutto il meglio dagli episodi, Van Sant mette tutto in scena senza calcare troppo la mano sul miele, ma anzi, non rinuncia a qualche battutina colma di autoironia sull'argomento, da parte della protagonista, sullo sfondo di un'America di provincia autunnale, con la natura che si sta progressivamente spogliando e potrebbe essere uno specchio della condizione della protagonista, un crescendo di complicità che personalmente mi ha emozionato, un mix di emozioni dolceamare ed un buon approfondimento psicologico, soprattutto di lui, che diventa una sorta di bomba pronta ad esplodere, per via di tutte le perdite che ha subito nella vita, con qualche momento particolarmente sopra le righe e dei conflitti irrisolti, vedi la figura della zia a cui da la colpa della morte dei genitori, ma anche vecchi compagni di scuola che ha picchiato per aver fatto delle infelici battute, il film scorre bene tra momenti di alti e bassi, una buona colonna sonora e lo stile di Van Sant che gestisce il tutto dando una certa malinconia di fondo.

Il finale come prevedibile spinge un po' l'acceleratore sul miele, qualche sequenza un po' banalotta, come il veloce montaggio dei bei momenti tra i due, e qualche scelta tutto sommato azzeccata, come non mostrare il momento più doloroso, nel complesso è un film discreto, che almeno in diversi punti mi ha causato qualche fitta emotiva.