Modesto horror britannico che sfrutta uno dei momenti di maggiore popolarità di Karloff, qui reduce dei successi, almeno in rapporto al genere, di film come "Frankenstein" e "The Mummy", in un ruolo alla fine non molto lontano da quest'ultimo, un professore in fin di vita che è riuscito ad ottenere questo gioiello egiziano che dovrebbe garantirgli la vita eterna con la promessa di essere seppellito con esso, ma dopo la morte viene tradito dal suo assistente che ne approfitta per rubare il gioiello, nel mentre vengono tirate in ballo altre persone, tra gli eredi ed un avvocato che vuole approfittare della situazione, la parte centrale del film, dalla morte del professore all'entrata in gioco degli svariati personaggi, introduce questa sorta di corsa per impadronirsi del gioiello, mettendo in mostra una sfacciata avarizia da parte di tutti i personaggi che ricorrono a carte false pur di intascarselo, tuttavia è una parte che considero abbastanza stagnante, con pochi sussulti ed un'infinità di dialoghi, il film si riprende leggermente nelle battute finali, in cui esce la vera componente orrorifica, fino a quel momento appena latente, col ritorno in scena del mostro, tornato dall'oltretomba per vendicarsi delle promesse non mantenute, riservando qualche momento di terrore e un minimo di tensione, tuttavia nulla di particolarmente memorabile.
L'aspetto migliore del film è la spettrale ambientazione, la vetusta dimora del professore, piena di sculture e gingilli appartenenti ad un ambiguo passato, gli angoletti bui che durante la notte si fanno sempre più temibili, l'atmosfera di una fosca Londra di inizio novecento, colma di nebbia e sentore di mistero, un contesto interessante a mio parere non sfruttato a pieno dalla mediocre sceneggiatura, sicuramente Karloff è un perfetto physique du role per questo mostro che torna dall'oltretomba, con la sua altezza accentuata, e una fisicità che mette parecchio in soggezione, ma la sua presenza limitata ed una parte centrale troppo statica danneggiano irrimediabilmente il film.