caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

LA CITTA' DEI MOSTRI regia di Roger Corman

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
stratoZ     7 / 10  12/11/2025 12:54:17 » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Buon horror di Corman, un'operazione particolare in cui il soggetto mischia elementi presi dal solito caro Poe, un aficionado del regista ed elementi invece provenienti dall'opera di Lovecraft, una commistione tra due dei più influenti autori horror che da buoni risultati, "The haunted palace" è un gotico dai tratti deliranti, con la tipica ambientazione dei film sulle streghe, il tanto caro New England, in una cittadina di nome Arkham nel quale viene mandato al rogo questo temibile stregone, che aveva costruito un mastodontico castello ed influenzato la popolazione del villaggio tramite i suoi malefici, lanciando una maledizione riguardante il suo ritorno, è così che oltre cento anni dopo, un erede dello stregone torna al paesino, nel frattempo cambiato nella forma, ma ancora radicato a quella profezia nell'anima, avendo ereditato il castello, questa parte è interessante per la buona descrizione del contesto, nel quale i numerosi cittadini sono visti sotto la stessa lente dei propri antenati, una superstizione dilagante ed una certa paura dell'avverarsi della profezia che causa dei contrasti fin da subito con la coppia appena arrivata, immediatamente vista di cattivo occhio per via anche della somiglianza con lo stregone.

Corman impone una regia dai tratti fatalisti, tramite piccoli indizi fa emergere un male senza tempo, che sembra ineluttabile, il protagonista stesso, uomo di città, miscredente nei confronti della magia, verrà spesso posseduto dallo spirito del suo antenato, rimasto latente per più di un secolo prima di compiere la vendetta sul villaggio, detonando in una seconda parte ben più macabra, più colma di azione e momenti cupi, come i singolari omicidi compiuti dall'uomo ormai impossessato dalla sinistra natura dello stregone, o la riesumazione del cadavere della sua amante che vuole resuscitare tramite la regia nera - facendo entrare in gioco anche il famosissimo Necronomicon - , con anche gli assistenti dello stregone, rimasti intrappolati nel castello in attesa del suo ritorno, che fanno emergere una certa componente paranoica, mostrando la nuova coppia come in trappola e costantemente in balia di questi soggetti.

Diverse scene interessanti che mantengono alta la tensione ed il livello di orrore, su tutte ho apprezzato molto l'imboscata di questi esseri umani deformi, quasi tutti senza occhi, per terrorizzare la coppia allo scopo di farli andare via dal paese, così come l'ottimo finale in cui emergono ancora di più gli elementi presi da Lovecraft, con la comparsa di questo demone all'interno del pozzo, niente male.

Come al solito una buona ricostruzione scenografica, con i tipici elementi gotici di questa fase di carriera di Corman, il castello vetusto pieno di ragnatele e vecchi oggetti, il paesino fosco, pieno di casette suggestive e la locanda dell'uomo sul rogo, il solito cimitero perennemente cosparso di foschia, chissà quanto ci spendeva Corman in macchine del fumo, boia.