VincVega 7½ / 10 23/11/2025 14:57:46 » Rispondi Comincio col dire che è un bel film, da vedere. Difficile che Paul Thomas Anderson sbagli. Non ho letto il libro di Pynchon, ma è palese la critica verso l'America e tutte le fazioni. Poteva essere un film a senso unico, ma la scelta non è non prendere posizione, ma è giusto in questo caso criticare tutti. "Una battaglia dopo l'altra" coinvolge, ti fa entrare nella storia, con una messa in scena molto bella, con personaggi ottimamente scritti e interpretati. Sean Penn giganteggia, era da un po' che non era a questi livelli. DiCaprio bravo in un ruolo alla "drugo", quasi
. Però è un personaggio che raccorda tutti gli altri principali. Menzioni anche per le bravissime Teyana Taylor e Chase Infinity. Anche il cast di supporto con Benicio del Toro, Tony Goldwyn e Eric Schweig (che era in "L'Ultimo dei Mohicani"), qui sembra in un ruolo inutile, invece poi c'è il colpo di genio. Stupenda la scena dell'inseguimento.
Lo so forse è presto per dirlo, ci vorrebbero altre visioni (cosa che rifarò a breve), però non mi ha colpito come ad altri. La parola che dicono tutti, ovvero "capolavoro", non me la sento di pronunciarla. Non lo so, a fine visione sono rimasto con un pizzico di rammarico, mi aspettavo di più. Quando penso ai più grandi film di P.T.A. penso forse a "Il Petroliere" o a "Il Filo Nascosto". Detto questo siamo di fronte comunque a tra i migliori film dell'anno, il problema è che la qualità complessiva si è abbassata rispetto a qualche anno fa.
Ultimo capitolo per una questione non relativa alla qualità, ma al budget. Come è stato possibile spendere così tanto, ovvero 130 milioni per realizzarlo, andando a flop commerciale praticamente certo. Possibile che non sono riusciti a stanziare un budget tipo di 70 milioni, cosa che anni fa per un film del genere sarebbe stato possibile, anche poi andando in attivo. DiCaprio poi se vuole far parte di progetti del genere deve abbassarsi il cachet. Purtroppo il mondo del cinema sta cambiando e se non danno una svolta, pellicole del genere saranno prodotte sempre meno.