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UNA STORIA VERA regia di David Lynch

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stratoZ     7 / 10  30/11/2025 20:41:50 » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Film totalmente atipico di Lynch, quello che nella sua filmografia è da considerare più convenzionale, lontano dalle sue labirintiche discese nella mente umana, è fondamentalmente un'opera dallo stile essenziale nel quale l'autore dirige una sceneggiatura lineare e semplice che narra la storia realmente accaduta di Alvin Straight, anziano e malconcio uomo che ha percorso una grande distanza a bordo del suo tosaerba per andare a trovare il fratello che aveva avuto un infarto.

Il film prende presto la tipica struttura del road movie, nel quale tramite una narrazione dai tratti episodici vi è l'introduzione di uno svariato numero di personaggi i quali interagendo col protagonista ne completano progressivamente la figura, basti guardare il primo incontro, quello della ragazza incinta, fuggita da casa per le incomprensioni con i genitori, in una scena particolarmente toccante e molto poetica, nella quale il vecchio Alvin dà i tipici consigli di un uomo con esperienza al chiaro di questo falò nel quale ha appena arrostito i wurstel, o ancora, i momenti successivi, quando si rompe nuovamente il tosaerba ed Alvin trova aiuto in gente del posto, stupita per la sua avventura ed il suo coraggio nell'intraprendere il viaggio, da qui l'incontro con un coetaneo col quale rimembra le memorie della guerra, generando una certa commozione per il destino dei propri compagni, ma anche senso di colpa per gli atti compiuti, ogni incontro, ogni dialogo, sono funzionali al completamento del quadro della vita dell'uomo, dai drammi passati, come la morte della moglie ed i problemi della figlia, alla famosa lite col fratello, che ha fatto sì non si parlassero per oltre dieci anni, il finale, così semplice e limpido, è il coronamento di un bel viaggio.

Stilisticamente affascinante, Lynch mette al servizio dell'opera una splendida tecnica, lontana dal suo stile onirico, con un'enunciata componente poetica, la splendida colonna sonora di Badalamenti, prettamente in acustica, la fotografia satura, piena dei colori caldi dell'inizio dell'autunno, regala momenti estremamente appaganti visivamente, valorizzati da campi lunghi e dissolvenze in questi splendidi paesaggi dell'entroterra americano, tra tramonti e momenti notturni col cielo illuminato solo dalle stelle, il montaggio dilata i tempi, fa vivere a pieno l'esperienza del viaggio di Alvin, rispetta la poca dinamicità del percorso fatto dal protagonista, rende il film immersivo, come una pausa dalla frenetica vita quotidiana.

Non è il mio preferito di Lynch, neanche lontanamente, siamo anni luce lontani dai suoi incubi che scavano nel profondo del subconscio, e non c'è bisogno di dire di quali altri film sto parlando, "The Straight Story" è quello che considero un ottimo compromesso tra il cinema più convenzionale e la grandezza di un autore che dimostra di saper variare registro, andando lontano dai suoi lidi più affini, in ogni caso, da sola la confezione valorizza tanto l'opera, la sceneggiatura riesce comunque ad essere efficace nella sua basilarità.

Buon film