caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

THE TRIP - IL SERPENTE DI FUOCO regia di Roger Corman

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
stratoZ     6½ / 10  03/12/2025 13:11:22 » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Film a modo suo rappresentativo del periodo e di quella generazione, un'opera abbastanza inedita per Corman, reduce da un tour de force negli anni precedenti in cui alla regia ha sfornato una serie di horror destinati a fare la storia del genere gotico, ponendosi tra i massimi maestri, "The trip" invece è un inno generazionale, un film pregno delle nuove correnti del periodo, quasi neohollywoodiano, con la sceneggiatura scritta da Jack Nicholson, con attori come Peter Fonda e Dennis Hopper al suo interno, il paragone con Easy Rider viene quasi automatico, ma l'opera in questione è ancora troppo acerba, ha una narrazione ridotta all'osso, il semplice pretesto della separazione dalla moglie, porta il protagonista a rifugiarsi nell'LSD, il resto è alla stregua di un esercizio di stile, nel quale Corman si diverte a sperimentare tra luci stroboscopiche, utilizzo di lenti e filtri che deformano e aberrano l'immagine, tirando in ballo diversi aspetti correlati al tempo, la sessualità vista sotto un punto di vista lisergico, con quella scena del rapporto sotto effetto di acidi con i corpi dei personaggi illuminati ad intermittenza, o ancora, le paranoie causate dalla situazione geopolitica, Guerra del Vietnam su tutto, che fa da spauracchio e porta il protagonista nella direzione del bad trip, come si vede in quelle inquetanti figure vestite di nero che fanno capolino più volte nella parte centrale del film.

E poi, c'è la questione musica, nella seconda parte, verso le battute finali, il montaggio si fa sempre più sincopato, il trip del personaggio prende un'impennata di ritmo incredibile, accompagnato dalla musica psichedelica, tipica del periodo, eravamo in California a fine anni sessanta, qui sono presenti gli Electric Flag di Bloomfield, tra i meno ricordati storicamente, ma gruppo di culto al tempo, con le loro schitarrate, i loro bassi pulsanti, quelle distorsioni che accompagnano meravigliosamente il viaggio lisergico, basti guarda quella scena nella discoteca, summa delle sensazioni del periodo, tra perdizione, insicurezza, voglia di evasione e paranoia, ma anche ribellione ad un sistema arcaico e liberticida, "The trip" è uno specchio ideale dei tempi e della nascente generazione, purtroppo, vi è poco approfondimento narrativo, le vicende e le tematiche sono solo accennate, ma per me è un buon film, seminale, affascinante, grezzo, uno dei punti di partenza di un concetto di fare cinema che negli anni immediatamente successivi regalerà delle perle imprescindibili.