Una tamarrata, neanche così malvagia, ma rimane una tamarrata, con quella voglia di voler mostrare il punto di vista di un membro considerato debole, di una specie che nei capitoli precedenti era il terrore assoluto, "Badlands" funziona come puro intrattenimento, l'azione l'ho trovata gradevole, i raccordi tra una scena d'azione e l'altra, francamente, quasi inutili, se dovessi pensare al film fra qualche anno, probabilmente ricorderei due tre scene d'azione in cui se le danno di santa ragione, ma nessun dettaglio della trama, scorre, diverte, ma rimane tutto lì, alla fine in sala è pure gradevole, tra l'arrivo del Predator in questo pianeta totalmente ostile e la contestualizzazione, con piante che ti fanno fuori in mezzo millisecondo, altri animali terribili, l'androide che diventerà la nuova compagna di avventure del protagonista e quella specie di scimmietta, che aggiunge un tocco di tenerezza oltre che fungere da spalla comica, tutto studiato a tavolino, tutto poco originale, ma alla fin fine, tra quando vengono inseguiti da quell'insetto gigante che li sta per divorare, lo scontro col Kalisk che si rigenera continuamente, non importa quanto lo spezzetti, la parte finale in cui Predator torna assieme ai suoi alleati, compreso il vermone che sputa acido e squaglia tutti, per salvare Thia ed affrontare la sorellastra malvagia che nel frattempo si è procurata questo robottone gigante che vuole spaccare i cul1 a tutti, devo dire che diverte, ma è tutto qui, alla fin fine, poca roba, il resto, come questa sorta di epicità che la pellicola vorrebbe dare, o il percorso di redenzione del protagonista, ossessionato dal dover diventare degno di far parte della sua tribù, l'ho trovato abbastanza velleitario.