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JAY KELLY regia di Noah Baumbach

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Invia una mail all'autore del commento williamdollace     6½ / 10  07/12/2025 18:40:28 » Rispondi
L'impero di un uomo la cui carriera lo definisce, l'alter ego di George Clooney che lo interpreta, i cui pezzi e certezze vanno sgretolandosi, i cui ricordi sono solo spezzoni di film, una carriera lunga quanto gli anni della figlia più grande, carriera a cui figlie e famiglia sono state sacrificate, inizia a interrogarsi su ciò che è e ciò che è stato. Inizia a perdersi, finalmente, rendendosi conto che in realtà ha "già" perso tutto e tutti, fra gli avrei potuto e gli avrei dovuto. Una vita rubata a qualcun altro, un viaggio in cui i bagagli si fanno sempre più leggeri e il rin**** emotivo si fa sempre più pressante, da Los Angeles alla Toscana in un tributo alla carriera e in una presunta riunione di famiglia che non ci sarà mai (Succession). Un tributo al cinema e a ciò che richiede, dedizione totale, perdizione, totale. Una doppia recitazione, durante il film e fuori dal set, fino a perdere completamente la propria identità che non può nemmeno essere ri/specchiata o messa in luce da qualcun altro. Magistrale la corsa solitaria nella foresta, una scena lunga una vita che non consente un ulteriore ciak e un Adam Sandler che primeggia nella penombra e fuori fuoco perché è l'unico a dover essere sempre sé stesso.
Noah, mi sarei aspettato di più soprattutto da te.