Gran bel film di Corman, estremamente atipico per il regista, lontano dalle sue rappresentazioni gotiche e dai b movie fantascientifici, "The intruder" è un dramma sociale fortissimo, coraggiosissimo per il periodo, nel bel mezzo dei moti per i diritti civili per gli afroamericani, che mette sul piatto una storia esile quanto efficace nel descrivere il contesto di profondo razzismo che si stava vivendo al tempo, partendo da questo piccolo cambiamento introdotto nelle scuole, in cui per la prima volta sono stati integrati i ragazzi di colore, tra il malcontento della popolazione, si insidierà questo viscido personaggio nella cittadina per fomentare i più bassi istinti della popolazione, con la narrazione che efficacemente descrive il danno che può fare una propaganda sbagliata su delle menti flebili, ignoranti ed influenzate dai retaggi culturali del passato, a tal proposito è incredibile la scena del comizio di Cramer, la sua faziosa dialettica, il suo spirito demagogico che si aggrappa a valori fittizi creando nemici immaginari, creando divisioni, è un film che purtroppo, anche girato oggi, sarebbe estremamente attuale, vista la situazione politica.
Fortissimo emotivamente, Corman è abile nell'incutere nello spettatore quel crescente senso di ingiustizia, causato dai soprusi di questi uomini bianchi che girano a decine e se la prendono sia con la gente di colore, sia con gli stessi bianchi che li difendono, mettendo in risalto anche la codardia di questi millantatori di alti valori, che vedono vanificate le loro chiacchere una volta che si trovano da soli, fino al terrificante episodio finale, quello in cui Cramer convince la figlia di McDaniel a denunciare un finto stupro del ragazzo di colore, che mostra quanto possa essere facile distorcere i fatti una volta che il contesto è così fertile.
Che dire, film eccezionale che mette alla berlina tutta la mentalità reazionaria dell'america di provincia, la chiusura mentale, i valori millantati ma mai rispettati, gli interessi che intercorrono dietro certi comportamenti, per me è stata una visione logorante, uno dei migliori Corman, grandioso.