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CANDY LAND regia di John Swab

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stratoZ     6 / 10  16/12/2025 12:24:14 » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Devo dire, uno slasherino interessante, che mi ha intrattenuto e regala qualche momento particolarmente alto, mischiando abilmente l'orrore ad una certa ironia nera di fondo, un film sopra le righe, dal linguaggio colorito ed una fotografia vivida, che mette in scena il contrasto tra questi due mondi, quello della prostituzione, nel quale queste giovani donne si procurano da vivere all'interno di questa struttura organizzata che le ospita, con un viavai di grotteschi personaggi, spesso utili ad una critica sociale di fondo, e quello di questa ragazza, nuova arrivata, precedentemente cacciata da una setta religiosa, la sua inesperienza, la paura nei confronti di quel mondo, ed ovviamente la sua visione dogmatica, detoneranno in una serie di omicidi sanguinolenti nei confronti sia delle sue compagne che dei clienti, con la missione di purificare il mondo, compresa sé stessa, per ripulire la realtà dal peccato, ed è interessante tutta la contestualizzazione, dall'arrivo ai paradossi che si vengono a creare, un'ambientazione dell'America di provincia tra camionisti di passaggio e gente del posto, lo stesso sceriffo che diventa un po' l'ennesima critica all'uomo mascolino che nel privato se la spassa con gli omosessuali, una sarabanda di personaggi che descrivono una realtà senza la minima etica, lontana dalle parvenze di apparenza che vogliono dare nella vita pubblica, ed il film si concentra più su questa descrizione del contesto che nel giocare sul mistero o su un minimo di suspense, l'identità del killer è chiara molto presto, tuttavia vi è qualche bel momento cruento che mi ha divertito tremendamente, con la nuova arrivata ed il suo pugnale all'interno della croce, simbolismo esplicito della punizione divina, a massacrare l'intera comunità, basti vedere l'omicidio del camionista, sgozzato all'interno della sua cabina stessa, o quella grande scena stracolma di ironia del vecchietto, strozzato dalle gambe mentre prova a praticare cunnighulis sulla nuova arrivata dopo essersi tolto la dentiera.

Non particolarmente originale, ma francamente divertente, sporco, duro, sopra le righe, uno slasher postmoderno che con la sua ironia ed il suo gore intrattiene bene.