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DIE MY LOVE regia di Lynne Ramsay

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stratoZ     6 / 10  23/12/2025 19:23:17 » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Ho avuto un rapporto d'amore ed odio nei confronti di quest'ultima fatica di Lynne Ramsay, da un lato ho apprezzato molto sia la componente visiva, con questo stile simil vintage, dai colori aberrati, che risaltano una componente lievemente lisergica e sopra le righe, che si sposa bene col contesto descritto nel film, sia le atmosfere, alla fine il personaggio della Lawrence domina la scena e mette un'angoscia incredibile, il suo essere totalmente ingestibile, la sensazione che possa combinare qualcosa di brutto da un momento all'altro, compreso mettere in pericolo l'incolumità di se stessa e dei membri della famiglia, l'impotenza del marito di fronte a questa condizione, un certo spaesamento che si viene a creare nello spettatore, preda degli attacchi e degli sbalzi di umore di una protagonista ben caratterizzata, nella quale il cambio di contesto, la gravidanza e il suo seguito, qualche momento di allontanamento del compagno, l'ha portata in un baratro psicologico come insostenibile, il film sotto questo punto di vista l'ho trovato parecchio funzionale, una vera e propria spirale delirante nella quale non viene risparmiato nulla, ne rapporti sociali, né familiari, né la minima convenzione, arrivando addirittura a disperdere l'empatia anche nei confronti del cagnolino del compagno in un momento di sofferenza, ecco diciamo che tutta questa messa in scena schizzata l'ho apprezzata.

Il comparto narrativo, invece, l'ho trovato un po' deficitario, dopo un'iniziale contestualizzazione, anche ben realizzata, il film sembra ripetersi continuamente, al punto di stagnare, ogni sequenza, ogni scena, è come una sottolineatura di un concetto già ampiamente espresso, diciamo che fin dalla parte centrale in poi, mi è sembrato un film a corto di idee, nel quale la turba mentale, inspiegabile da un punto di vista esterno, sembra voler coprire il poco approfondimento della sceneggiatura, concettualmente esatto, ma che lascia in sospeso fin troppi aspetti, con alcuni elementi appena accennati e poi tralasciati - le relazioni extraconiugali di entrambi per esempio - arrivando ad una parte finale, dove dopo qualche accenno al background psicologico della protagonista, spiegato dai dottori, arriva il tanto atteso climax emotivo e drammatico.

Nel complesso mi ha dato l'impressione di essere un po' vacuo, viene salvato da uno stile che personalmente ho adorato, ma narrativamente sembra quasi incompiuto.