caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

MANUALE D'AMORE regia di Giovanni Veronesi

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
TIGER FRANK     8 / 10  19/04/2005 00:07:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Veramente gradevole,forse qualcosa meno dell'8 ma tant'e'...

I 4 episodi ci mostrano appunto i 4 "stadi" di questa"malattia"che si chiama amore e appunto l'innamoramento,la crisi,il tradimento e l'abbandono.
Il tutto in modo leggero,frizzante e un po' caricaturale,ma giusto un po'.

Sebbene nel primo episodio la recitazione lasci un po' a desiderare diciamo che il tutto,Muccino,se lo fa perdonare grazie comunque al suo volto decisamente buffo che si presta perfettamente per la parte e per il suo evolversi in gaffe di vario tipo.
Divertenti i dialoghi tra i due amanti che spesso sono decisamente puerili ma diciamocelo:Chi di noi,all'apice dell'innamoramento,non ha mai subito quel periodo in cui ci si inebetisce e si parla tutti in diminutivi e vezzeggiativi?
e' interessante anche la riflessione sulle donne
del fatto che spesso tornino indietro dagli ex per paura di guardarsi avanti e affrontare le proprie paure e insicurezze.

Nel secondo episodio c'e' un Sergio Rubini strepitoso
e' forse questo l'episodio che mi ha fatto ridere di piu'
a volte dissacrante ma estremamente divertente.
R.se la prende con le vecchie,con Checco e Monica,giustamente coi pargoli viziati (e quant'e' vero al giorno d'oggi!!!) e con la moglie che guardacaso e' Margherita Buy impegnata da sempre nel ruolo della donna nevrotica e in crisi e quindi anche stavolta non poteva disertare...
Anche qui e' interessante il punto di vista di volere un figlio proprio in un momento di crisi fa pensare purtroppo...

La Litizzetto e' sempre in forma
Cinica,spietata,irriverente,divertente,praticamente un tornado!
Graziosa anche la particina di Dario Bandiera

Nell'ultimo episodio un Carlo Verdone come non lo si vedeva da tanto.
E' proprio vero,allora,che per farlo tornare ai suoi vecchi personaggi e alle sue vecchie esilerantissime gag ci deve essere un altro regista a dirigerlo?
Chissa'....e chissa' pure quanto ci avra' messo di suo e quanto del regista in quel'episodio visto pure il finale atipico per un tipico Verdone.
decisamente divertenti le due scene in cui e' al ristorante con la ex compagna di classe(incubo ricorrente per l'attore a quanto pare...)e quella della telefonata alla moglie lasciata sulla segreteria .Un degno omaggio all'amatissimo Mario Brega.
"Dice che m'ama,che m'ama....MA CHE CAZ.ZO SE AMA!".

Film delizioso,gradevole e divertente con qualche spunto qua e la' che fa riflettere Alle volte sa essere intelligente e a volte brillante.

Hai hai l'amore....questa specie di malattia che come mi e' gia' capitato di scrivere ricorda,spesso,le varie fasi della febbre proprio per la sua caratteristica di oscillare tra momenti si e momenti no come quando ti svegli con 40 e vai a dormire con 38 e nel mentre hai tutta una serie di gradazioni/di emozioni che vanno dalla tachicardia febbrile dell'inizio di una passione alla convalescenza da una "malattia"/storia che e' finita perche' alla fine,l'amore,e' una specie di di febbre diciamocelo,dove compaiono appunto i primi i deliri,lo sfogo,la passione(in tutti i sensi!)ha,insomma, il suo decorso e alla fine la convalescenza.
Che frasonaaaaa che ho detto...senti che FRASONA!!!!!