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SCARFACE regia di Brian De Palma

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Invia una mail all'autore del commento Matteo Bordiga     8 / 10  21/09/2005 02:39:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
“Scarface” riposa su una trama incalzante e rocambolesca, ricca di colpi di scena. “Scarface” vive della straordinaria, istrionica interpretazione del mattatore-Al Pacino, che in questo film sfoggia una delle sue performance più “violente”, radicali. Lo stesso attore, intervistato, dichiarò che il personaggio di Tony Montana, il prigioniero politico cubano sbarcato in Florida e capace di costruire un vero e proprio impero sfruttando le sue abilità criminose, doveva apparire come un delinquente implacabile, feroce, nemico dei compromessi e delle mezze misure. Un personaggio da spingere “oltre il limite”, dunque (come suggerisce il titolo di una delle canzoni che compongono la colonna sonora, appunto “push it to the limit”).
“Scarface” deve molto del suo indiscutibile fascino anche alla verve “sanguinaria” di Brian De Palma e Oliver Stone, che volevano raccontare la storia di un criminale disposto a tutto pur di arrivare al successo (anche se non privo, per alcuni aspetti, di impulsi d’amore e di rettitudine) senza omettere particolari raccapriccianti e descrizioni delle sue (truculente) “maniere”…
“Certi criminali, e non mi riferisco nello specifico ai cubani o ai sudamericani, non si limitano a uccidere; no, essi distruggono, riducono a pezzettini le proprie vittime. E poi magari gettano gambe e braccia mozzate nei bidoni della spazzatura. Noi volevamo rappresentare una realtà criminosa, che è presente in America come in altre parti del mondo, evitando le edulcorate sparatorie all’acqua di rose de ‘Il Padrino’. Volevamo presentare al pubblico questi assassini per quello che sono davvero, con i loro metodi e le loro porcherie”. Sono parole di Brian De Palma.
“Scarface”, infine, rimane impresso nella mente dello spettatore per la sua potente, avvolgente colonna sonora. Grande il lavoro del musicista Giorgio Moroder, abilissimo nel ricreare un’atmosfera cupa, decadente, perfino depravata con le sue note gravi e vibranti.