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IL CODICE DA VINCI regia di Ron Howard

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84lestat     8 / 10  21/05/2006 12:17:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Commentare un film di questo tipo è molto difficile, non per quello che viene detto sul cristianesimo, ma per il film in sé, per quello che rappresenta. E' difficile infatti riuscire a rimanere fino in fondo onesti quando c'è una così grande attesa, un cast stellare, un ottimo regista e un budget mostruoso. Si corre sempre il rischio di commentarlo troppo a caldo, motivati dalla delusione delle proprie aspettative o dal realizzarsi di esse. A mente fredda posso dire che Il Codice Da Vinci non è un capolavoro, in quanto non certo privo di difetti, ma è comunque un film che merita di essere visto. La regia è precisa, scandisce benissimo le varie fasi del film con cambi di registro molto azzettaccati (come i flashback realizzati in stile diverso dal resto della pellicola) e non eccede mai nella ricerca di facili esagerazioni. A bilanciare l'ottimo lavoro di regia però c'è un doppiaggio assolutamente illogico e la prova buona ma sotto le proprie possibilità di quasi tutto il cast. Che bisogno c'era di mettere tutti quei sottotitoli? Posso capire quando parlano in latino, ma quando i personaggi parlano in francese e non c'è una funzione diretta nella storia (cioé se tutti quelli coinvolti nella scena il francese lo capiscono) a cosa servono? Per non parlare poi dell'accento che hanno dato a molti personaggi del film, che spesso risulta irritante e fuoriluogo. Discorso diverso è sul cast: eccezionale McKellen, bravi Hanks e Bettany, mentre per tutti gli altri non si oltre lo svolgimento dignitoso del compitino. Per quanto riguarda il contenuto del film, la storia è bella ed avvincente, i colpi di scena ci sono e non sempre sono telefonati, e si va da fastidio che il tema portante sia una pseudo-storia sul santo graal, allora avete qlc problema. Difficilmente penso che qlc abbia messo in dubbio la propria fede leggendo questo libro e se l'ha fatto significa che tanto forte questa fede non è. E' intrattenimento non lasciamoci influenzare da furbetti (Dan Brown) e finti moralisti. Le ultime parole voglio spenderle sui due minuti finali: non so perché ma mi sono piaciuti da morire, sia per quello che succede che per come è stato realizzato. Promosso