piernelweb 7 / 10 27/09/2006 19:07:05 » Rispondi Fa senz'altro piacere vedere il pacciocone Philip Seymour Hoffman ricevere l'Oscar come migliore attore protagonista, segno che il talento e la tecnica recitativa vengono ancora premiati a discapito delle interpretazioni più abbordabili ma in film di maggiore successo. In lingua originale l'interpretazione di Truman Capote è senz'altro ancor più convincente. Bennett Miller ha il merito di raccontare una vicenda drammatica con toni pacati, non sensazionalistici, senza esagerare nella colorazione caratteriale del suo protagonista; ma questa scelta in mancanza di sequenze memorabili diviene anche il principale limite della pellicola. Il film è confezionato con classe, con delle ottime location e una buona fotografia, ma risente di una certa austerità e freddezza: le emozioni scorrono appena percettibili fra un timido sorriso e una strizzata di sopracciglia. Il finale poteva essere più incisivo, coinvolgere maggiormente nell'effettivo dolore dei personaggi che rimane invece troppo superficiale e non pienamente espresso. Con un Hoffman così Miller poteva osare di più.