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IL CAIMANO regia di Nanni Moretti

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Macs     3 / 10  20/10/2006 09:22:40 » Rispondi
Film scadente, in cui Moretti non ne azzecca una. La storia "parallela", quella di Bruno Bonomi e sua moglie (qualcuno mi sa dire perchè si separano? Vanno d'amore e d'accordo per tutto il film), è noiosissima e banale. Le scene coi due bambini sono patetiche e a volte addirittura irritanti oltre che melense. Il personaggio di Silvio Orlando è uno schizofrenico paranoico, che esce (completamente) di testa solo perchè ha visto la moglie in compagnia di un tizio al tavolino di un bar. Francamente eccessivo.
La storia del film sul presunto Berlusconi è quanto di più assurdo si possa immaginare, e a dirlo è un anti-berlusconiano convinto come mi ritengo. Le assurdità partono dall'aspetto formale e non risparmiano quello dei contenuti. Anzitutto, non esiste proprio che una ragazzina esordiente che fino a quel momento ha girato appena due cortometraggi di 10 minuti trovi qualcuno che le faccia girare un lungometraggio addirittura su Berlusconi. (per non parlare della scena patetica di Teresa con la sua convivente e la figlia nel passeggino al pranzo di campagna, in cui non si capisce l'isterismo di Teresa: va bene Moretti inscena sempre personaggi nevrotici o con isterismi vari, però c'è un limtie di verosimiglianza che non andrebbe oltrepassato). Inoltre da un intellettuale di sinistra che si spaccia per innovativo e originale, mi sarei aspettato un'analisi del fenomeno-Berlusca molto più approfondita e sottile. Invece si limita a ripetere luoghi comuni, chiacchiere da bar e informazioni che sanno praticamente tutti. Proprio Moretti che critica tanto l'immobilismo culturale (e intellettuale) della sinistra italiana, se ne esce con queste banalità, legittimando in questo modo l'arretratezza culturale che critica nella sinistra stessa. Ma la cosa più inaccettabile è che lo stesso Moretti nel film afferma che non ha senso fare un film su Berlusconi, che tutti sanno già tutto: meta-linguisticamente, condanna in partenza la sua stessa (fallita) operazione elettorale.
Il finale è poi è totalmente insensato, e di nuovo, sia formalmente sia sul piano dei contenuti. Formalmente: non ci sono i soldi per fare il film, e allora si getta quei pochi che si hanno girando un'unica scena? Surreale. Sui contenuti: il faccia a faccia tra Berlusca e la pm dopo la lettura della sentenza è francamente di una retorica esagerata (e quello che dovrebbe essere uno sguardo carico di odio e di sfida nasconde la malcelata voglia di ridere dei due interpreti). La presunta rivolta finale dei cittadini è girata malissimo, il giudice che sembra inciampare sulla scalinata del tribunale è goffissimo, per non parlare del fatto che fuori da quel tribunale, se davvero Moretti voleva inscenare una rivolta, ci andavano molte più comparse.

In conclusione, un film sconsigliato a tutti e di una noia mortale. Chi dà 1 o 10 non ha capito che questo non è un film politico contro Berlusconi - la critica politica alla fine non c'è per niente, e il film è fatto talmente male che certamente ha ottenuto l'effetto opposto alle elezioni: non ha cambiato il parere di chi già voleva votare Berlusconi, anzi ha fatto venire dei dubbi all'elettorato moderato di sinistra.

ps. scusate se qua e là c'è qualche spoiler, ma questo film mi ha fatto veramente inc....