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LA LUNGA ESTATE CALDA regia di Martin Ritt

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     8 / 10  15/11/2006 21:50:32 » Rispondi
Il tema del "forestiero" che sconvolge il villaggio è tipico nel cinema americano degli anni Cinquanta (v. "picnic").
Del suddetto film, splendido melodramma, conservo memorabili ricordi: il cinismo di Ben-Newman (tipica caratterizzazione dell'attore, riuscire a interpretari personaggi sgradevoli che per ragioni diverse suscitano pero' una strana simpatia nello spettatore), i collant di Joanne Woowdard (hollywood-fetish?), le nevrosi di Jody ottimamente interpretato da Franciosa, gli occhi verdi della bellissima lee remick, la gigantesca prova di Orson Welles, sempre pronto a "invecchiarsi" film dopo film (un "patron" di soli 42 anni!!!).
Conserva a distanza di tanti decenni tutto il suo fascino, compreso il doloroso e violento scontro-odio-amore di un figlio verso il padre, e complice la stupenda fotografia che ne risalta l'armonia e il potere pronti a sfaldarsi