John Locke 10 / 10 12/01/2007 12:49:04 » Rispondi Film già sviscerato in ogni suo aspetto dalle critiche precedenti alla mia, ma mi preme sottolineare alcune cose: Forse in tutta la storia del cinema è il film con la migliore colonna sonora, o meglio la colonna sonora più funzionale al film. Le scene del "valzer spaziale" e quelle accompagnate da "Così parlò Zarathustra" all'inizio e alla fine andrebbero fatte studiare in tutte le scuole di cinema. Inoltre è l'unico film di fantascienza (se mi passate l'orrenda catalogazione) da me visto in cui si vede ciò che poi corrisponde alla realtà: nello spazio non c'è la propagazione del suono. Un plauso al perfezionismo di Kubrick. Vorrei poi esprimere una mia personale chiave di lettura del finale:
Kubrick viene riconosciuto come uno dei registi più pessimisti della storia, e spesso 2001 viene identificato come baluardo di tale pessimismo. Lo stesso Kubrick ha autorizzato a poter leggere il finale attraverso la conclusione del libro di Clarke ( anche se ha detto più volte che ognuno può vedere in questo finale ciò che vuole) , ovvero Bowman entra in contatto con una razza aliena infinitamente più progredita della nostra che dopo averlo fatto "adattare" in un ambiente a lui familiare (la stanza in cui invecchia e poi ritorna bambino) lo rispedisce sulla Terra con abilità nuove che lo faranno diventare probabilmente il governatore di tutto il pianeta. Questo finale secondo me però può essere visto anche in un altro modo, ovvero: Bowman può essere visto come un'allegoria di tutto il genere umano che, in un eccesso di presunzione, va a sfidare l'infinito e chi lo governa (un essere talmente superiore da poter essere chiamato dio, simboleggiato dal monolito). Nella stanza l'uomo viene "rigenerato" e gli viene data nuova linfa vitale, per rispedirlo poi sulla Terra. Ma non per diventarne il nuovo padrone attraverso l'uso della forza, ma per dare una "seconda possibilità" a tutto il genere umano dopo millenni di tempo sprecato a farsi guerre e altre cose futili. Visto sotto questa prospettiva non potrebbe essere il finale più OTTIMISTA di Kubrick, che ci vuole dire che c'è sempre una seconda possibilità e si può sempre imparare dagli errori passati e migliorare? Fatemi sapere cosa ne pensate!:)
La prima interpretazione, quella della razza aliena, mi sembra poco probabile. Nel film non si vede accenno materiale (a parte il monolito - che però è più un simbolo) che provi questa tesi. La seconda spiegazione invece è più plausibile. Io non ne farei però una questione di pessimismo o ottimismo, la vedrei semplicemente come una prospettiva possibile nell'evoluzione umana: una rigenerazione derivante da una conoscenza più approfondita della natura dell'universo e di quello che ci stiamo a fare noi in questo spazio immenso.