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300 regia di Zack Snyder

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don carlos     8½ / 10  29/03/2007 17:02:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Faccio il classico e posso capire le ragioni di chi storce il naso dopo aver visto questo film. D'altra parte, però, bisogna capire che non si può pretendere che il cinema racconti sempre i fatti storici in modo storico. Questo film è un film di spettacolo, una versione "epicizzata/fantasyzzata" della vicenda delle Termopili (non saprei che parole usare)... insomma, un film che pesca un episodio dalla storia, lo spettacolarizza e lo carica di significato, andando al di là della realtà storica. Non lo metterei a confronto né con Troy né con il Gladiatore per vari motivi: il primo l'ho trovato più che altro un polpettone, in cui storia ed epica/fantasia non vanno molto d'accordo (in 300 mi è sembrato un po' di più); il Gladiatore invece è tutta un'altra cosa, non ci sono pretese di veridicità storica né di fantasia... insomma, un film memorabile (beninteso!), ma che nulla ha da spartire con Troy o con 300.

Perlomeno, prima che andassi a vederlo, mi era stato detto che era un po' particolare, per cui l'ho presa così: guardiamoci il film e cerchiamo di non stare lì a puntare il dito su tutte le inesattezze storiche, godiamocelo così com'è, è una serata fra amici eccetera. Chi parte con l'idea di vedere un film storico e non vuole sentire ragioni, è meglio che se ne stia a casa, perché del film noterebbe solo aspetti negativi ("cosa ci fa la musica rock nel 480 a.C?", scommetto... ma fregatevene! è un film). Ebbene, credo che anche chi è appassionato di storia possa apprezzare questo film, purché parta preparato (non in storia, ma sul film che sta per vedere!).

Graficamente è decisamente speciale: ha una grana particolare e ci sono alcune sequenze che, con certe tinte e certe luci, sembrano dei dipinti in movimento (più o meno così nel Romanticismo si rappresentavano gli eroi e i paesaggi). Anche le scene di combattimento al rallentatore sembrano come "iperreali", con gli Spartani che uccidono diversi nemici uno dopo l'altro (però, d'altra parte, è la storia che ci dice che gli Spartani erano dei combattenti formidabili).
Una cosa che mi è molto piaciuta è come il film sottolinea la contrapposizione fra lo strapotere dell'impero persiano, civiltà di uomini schiavi e che si abbandonano alle passioni, e la grecia (qui in particolare Sparta) che, nel suo piccolo, è composta da uomini liberi e che coltivano la ragione. E' significativo come Leonida e tutti gli Spartani preferiscano morire difendendo la propria libertà (che oltretutto è per loro la massima gloria), piuttosto che vivere fra immense ricchezze ma come schiavi, sottomessi all'imperatore/dio Serse.
In breve, citando quanto ha detto Temistocle un po' più giù (si vede che ti piace la storia!), Tespiesi o non Tespiesi, Mardonio o non Mardonio... direi che quello che conta era quest'ultimo messaggio. Questo film non stravolgerà di certo i libri di storia, né verrà preso come oro colato per chi non conosce bene la storia... L'intenzione di questo film era semplicemente di narrare la storia in modo diverso dal solito, poi basta avere un po' di giudizio per distinguere la realtà dalla finzione e il film non risulta così storicamente inattendibile, no?