maremare 7 / 10 01/05/2007 01:28:27 » Rispondi Olmi non mi ha mai convinto fino in fondo. Questa sua ultima e definitiva fatica suggella le mie idiosincrasie. Una parabola su di un Cristo dei giorni nostri (e Degan, con quella faccia da 'Grande Fratello' è proprio in parte). Le scene topiche ci sono tutte: la cacciata dei mercanti dal tempio, la parabola del figliol prodigo, maria maddalena, l'ultima cena, il tradimento di giuda (rappresentato da una carta di credito), la passione, la crocifissione, la resurrezione. Tante cose ci sarebbero da dire sull'importanza della cultura nell'evoluzione sociale e sulla violenza di certe civiltà rurali, ma il film di Olmi vuole essere la parabola e il monito di un colto regista dal cuore bambino che, forse, negli ultimi anni della sua vita, aspira ad un ritorno alle Origini, alla Natura, alla Madre Terra.
Sette di stima.
"All'ombra de' cipressi e dentro l'urne confortate di pianto è forse il sonno della morte men duro? Ove piú il Sole per me alla terra non fecondi questa bella d'erbe famiglia e d'animali, e quando vaghe di lusinghe innanzi a me non danzeran l'ore future, né da te, dolce amico, udrò piú il verso e la mesta armonia che lo governa, né piú nel cor mi parlerà lo spirto delle vergini Muse e dell'amore, unico spirto a mia vita raminga, qual fia ristoro a' dí perduti un sasso che distingua le mie dalle infinite ossa che in terra e in mar semina morte?" (da 'I Sepolcri' di U. Foscolo)
Cagliostro 01/05/2007 23:44:40 » Rispondi Non ho visto il film, ma il tuo commento mi piace moltissimo! E poi io adoro Foscolo...