Marco Iafrate 8 / 10 23/05/2007 22:23:31 » Rispondi Film cupo, triste, pessimista, un Bresson che scava dentro il vuoto di una società ( post-sessantotto ) attraverso gli occhi di un ragazzo profondamente nichilista e ribelle, che rifiuta qualsiasi stimolo alla vita arroccandosi in una sorta di super io che lo porterà fino ad un tragico epilogo. Il film, molto ben diretto, può risultare pesante anche per la scelta del regista di far "recitare" gli attori con una totale inespressività, monocorde, senza pathos. Questa indifferenza risulta un pò disturbante, ma inserita nel contesto del film si comprende ed alla fine si apprezza. L'abiezione a cui porta la totale mancanza di ideali, il rifiuto della società, dell'etica, dell'amore è qui descritta in maniera spietata ma crudelmente reale, un tunnel senza uscita, il buio.