Andrea Lade 7 / 10 21/08/2007 18:22:35 » Rispondi Non ho mai amato Stanley Kubrick per la sua regia troppo impostata, per la sonorità iperbolica e per il linguaggio autoreferenziale che si ripete in tutti i suoi film. Arancia Meccanica è comunque un film da vedere,almeno nella prima parte, per la potenza visiva di alcune scene e per tutto il sottotesto clinico-psicologico di un narcisismo esasperato e portato ben oltre i limiti della sociopatia. Azzeccatissima la colonna sonora anche se sfido chiunque a non creare un cortometraggio di almeno media qualità utilizzando quell'opera d'arte di Rossini che è uno dei maggiori vanti della nostra cultura. Per il resto il film è lungo,e piega verso una storia inquinata dall'ideologia politica di S.K. con accenni grotteschi ed inutili fino a sfiorare la fantapolitica nel finale. Poliziotti malviventi,ruffiani governativi,e intellettuali eversori,sporcano un film per me sopravvalutato. Bellissimo l'omicidio nella scuola di danza.
amterme63 27/08/2007 11:10:56 » Rispondi Il film è la trasposizione di un libro di Burgess, quindi non è detto che l’ideologia espressa sia proprio quella di Kubrick. Di politico non viene coinvolto nulla a mio parere. E’ più una riflessione sociologica e psicologica sull’individuo, la sua natura e il suo rapporto con la società. E’ stato uno dei primi film a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla natura forse innata della violenza umana e come questa pervada, velata dalla legalità, anche le istituzioni. Capisco che possa dare fastidio, ma la realtà purtroppo ci mostra quasi tutti i giorni la plausibilità di questa tesi. Bisogna ringraziare Kubrick per averci presentato il problema senza creare eroi, o steccati di bene e male e senza nemmeno andare nella morbosità della rappresentazione (crudezza senza compiacimento). Da bravo amante della razionalità ci ha dato tantissimi spunti di riflessione con l’uso magistrale degli strumenti artistici.
cash 22/08/2007 13:51:48 » Rispondi "linguaggio autoreferenziale", per le persone normali, significa avere uno stile caratterizzante. "Poliziotti malviventi,ruffiani governativi"; davvero fantapolitica.